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L'ANNO DEL RISCATTO PER SAGAN?
di CicloZeman
Non abbiamo mai fatto mistero di considerare la Bora Hansgrohe come una delle squadre più complete e attrezzate del panorama del World Tour e i risultati del 2019 ci hanno dato ragione: 47 vittorie e secondo posto nel ranking Uci, il tutto in una stagione dove i due leader della squadra, lo slovacco Peter Sagan per le classiche e il ceko Rafal Majka nelle grandi corse a tappe, hanno marcato visita, quest’ultimo finendo per il secondo anno di fila senza successi. La profondità del team tedesco ha permesso però di supplire abbondantemente: il padrone di casa Pascal Ackermann si è confermato sprinter sopraffino, soprattutto per alcuni tipi di classiche molto veloci, mentre l’altro teutonico Emanuel Buchmann è letteralmente esploso come grande interprete delle corse a tappe finendo quarto al Tour grazie a una condotta diligente e anche spregiudicata, di fatto ribaltando le gerarchie in casa Bora dove ora Majka è chiamato giocoforza a fare da luogotenente, almeno per la Grande Boucle.

Tutto ciò non bastasse, vanno considerati i 13 successi in volata dell’irlandese Sam Bennett, unica grande perdita del team nel ciclomercato, in quanto proprio su di lui si sono posate le attenzioni della Deceuninck Quick Step per sostituire Viviani. Una scelta ponderata, evidentemente si punta sulle qualità di Ackermann in una stagione dove, a differenza del 2019, il velocista tedesco potrà meglio concentrarsi sugli arrivi in volata dei grandi Giri, Tour ancor più della corsa rosa. E’ chiaro però che molto si punta su Sagan, al quale si chiede un riscatto dopo un 2019 da dimenticare anche per acciacchi fisici. Lo slovacco ha una gran voglia di rimettersi sulla via del successo, soprattutto nelle classiche di primavera puntando a cogliere quelle perle finora sfuggite, a cominciare dalla Milano-Sanremo.

Proprio pensando a questi obiettivi, la campagna acquisti della Bora Hansgrohe è stata molto mirata. L’arrivo di Matteo Fabbro è da valutare attentamente perché è davvero la grande occasione per il giovane italiano passato professionista con molte aspettative per le sue qualità in salita, alla Bora avrà spazio per emergere, ma attenzione anche al tedesco Lennard Kamna, corridore che può fare davvero bene e che potrebbe essere la rivelazione del 2020.
Credito foto: bora-hansgrohe.com
Credito foto homepage: bicitv.it
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