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CLASSICI ADATTATI
di Enrico Monti
SOLO COME UN CANE. Il ciclismo è uno sport individuale che però si esprime al meglio (almeno su strada) in squadra. Però in ogni ciclista, come in Dottor Jakill, si cela un lato oscuro che a tratti riemerge e prende il sopravvento sul resto; il “lupo solitario” che è in noi esce allo scoperto e allora sono guai. E’ di questi giorni la notizia dell’amatore romagnolo uscito il venerdì mattina per una “sgambatina” ritrovato al passo di Lavazé il sabato pomeriggio semi assiderato e ricoperto di neve come un Calippo al limone. Quando la bestia esce e si ribella alle convezioni in cui è stata costretta per anni può succedere di tutto. Il nostro amico a 4 zampe in verità è un animale assolutamente sociale e non si capisce l’origine di questo detto, a meno che non siate come Gianni che, in preda a raptus, ha cominciato ad azzannare le gambe dei suoi amici che lo superavano verso Bertinoro. In questi casi occorrerebbe veramente...
... MENARE IL CAN PER L’AIA. Non in senso figurato come il detto ma in senso compiuto con un bel randello blindato, non sempre in bici capita di averlo ma del resto oggi con Amazon in 5 minuti si può prendere di tutto. Dopo il primo sconforto dovuto all’effetto sorpresa la logica conseguenza dei fatti è il “morsicatore” in fuga disperata con all’inseguimento 7 o 8 ciclo avvelenati armati di ogni oggetto atto a ferire. Ovviamente il tutto non si svolge nell’aia ma sulle strade aperte al traffico e qui dobbiamo purtroppo segnalare che le bagarre sociali sono un pessimo esempio per i giovani al volante e per aumentare le campagne di odio contro noi ciclisti. Per cui date retta, se veramente volete linciare qualcuno fate come le leonesse, apritevi a ventaglio e chiudete la preda con le spalle al muro, come farebbe un...
 
... CAGNACCIO. In verità l’aggettivo in questione ha un utilizzo più nobile, specie se associato alla grinta e alla instancabile lena nel pedalare dietro a corridori ben più forti. Quanti cagnacci abbiamo conosciuto nella nostra vita sportiva! Quanti indefessi e inossidabili pedalatori che incuranti di un fisico e una attitudine nettamente inferiore hanno venduto ben cara la pelle ai soliti favoriti e supersonici atleti. Ancora è viva nella nostra mente il gesto di Paoletto detto El Ringhio che, pur non essendo un discesista esperto e scafato, non ha mollato un attimo le ruote di Antonazzo detto El Razzo giù dal Grappa….i boscaioli della zona stanno ancora scoprendo ogni tanto nei tornanti un albero scortecciato dai suoi denti…
Credito foto:marcel_langthim_da_pixabay
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