Lo dice anche la scienza, in definitiva l’uomo è una evoluzione della specie ma sempre animale resta. In particolar modo la saggezza popolare nel corso della storia evolutiva ha fotografato questo aspetto in tutta una serie di espressioni idiomatiche e modi di dire al cui centro ci sono diversi comportamenti umani. Il cicloamatore a sua volta risalta alcuni aspetti e ben presta il fianco a interpretazioni. Nel nostro piccolo un sorriso, stigmatizzando comportamenti nei quali un pò tutti noi possiamo riconoscerci... in simpatia!
ESSERE SANO COME UN PESCE: avete mai visto per caso una carpa con la febbre o un granchio con il mal di schiena? Lo sport è sinonimo di salute. Questo almeno in teoria, che cade inesorabilmente quando in sede di punzonatura i ciclotreni di punta producono dai 2 ai 3 chili di carte mediche e certificati; crolla improvvisamente un mito, andare in bici allora non fa bene!! Ma come, appassionati pluriennali e pluridecorati risultano sulla carta detentori di una salute inferiore a Geremia Lettiga del Gruppo T.N.T.! Ecco che allora noi ci sentiamo...
COME UN PESCE FUOR D’ACQUA: quello che al bar ci hanno sempre detto, siamo corridori da braciola, sanguisughe succhiaruote, intralcio alla circolazione a profilo alto. Noi dovremmo correre solo sulle ciclabili dando la precedenza a passeggini e badanti con anziani. Che ci facciamo qui, al nastro di partenza, di lato a motori a 8 cilindri con il nostro Solex? La passione non giustifica il pericolo che possiamo procurare agli occhi iniettati di sangue fianco a noi. E’ vero, lo sport non fa sempre bene e i pesci lo sanno, eccome visto che un amo è sempre dietro l’angolo e anche quello lo chiamano sport!
