Sono numerose le varietà di frutta che l’estate ci mette a disposizione. Si tratta di alimenti tutti ricchi di acqua, di vitamine, soprattutto A e C, di sali minerali e di pigmenti. Per quanto riguarda la fibra, la frutta contiene sia quella insolubile, presente anche nella verdura, sia quella solubile. Quest’ultima ha la caratteristica di formare delle soluzioni gelatinose nell’intestino in grado di rallentarne lo svuotamento e, quindi di prolungare il senso di sazietà. Nella frutta c’è anche una discreta quantità di zuccheri semplici, in particolare, come dice il nome stesso, di fruttosio. Quindi, mangiando la frutta, bisogna tener conto delle calorie che apporta: poche, per la verità, ma comunque da non trascurare nel computo della quota calorica giornaliera. Tra la frutta meno calorica c’è senz’altro il cocomero, frutto estivo per eccellenza, noto anche con il nome di anguria. Si tratta di un alimento particolarmente dissetante in virtù di una presenza di acqua pari al 95% dell’intero frutto. Ha un sapore dolce, molto gradevole, determinato però più da alcuni aromi che non dagli zuccheri, contenuti in misura da fornire sole 16 calorie per ogni 100 grammi di polpa. Per contro, il cocomero è ricco di minerali e di vitamine, soprattutto potassio, calcio, fosforo, vitamina A e vitamina C. Un’ottima scelta, quindi, per uno sportivo, a patto di evitarne i semi, dotati di uno spiacevole potere lassativo. Il melone è meno dissetante dell’anguria ma riesce a dare maggior sazietà. Non trascuriamo poi le pesche, frutti facilmente digeribili e dotati di proprietà diuretiche e le albicocche il cui nutriente caratteristico è il beta-carotene, un precursore della vitamina A. Un paio di etti di albicocche, da sole, coprono il fabbisogno giornaliero di vitamina A. Le albicocche sono ricche anche di vitamina C, di vitamine del gruppo B, di vitamina PP e di parecchi minerali, in particolare di potassio, magnesio, fosforo, ferro e calcio. Tra gli zuccheri, contengono il sorbitolo, dotato di una spiccata azione lassativa, che si accresce notevolmente nelle albicocche secche.