Sui social e nelle pagine di quotidiani anche a tiratura nazionale continua a far notizia l’ultima sospensione ai danni di un atleta di punta del ciclismo amatoriale. Solo di qualche giorno prima l’altra sospensione con tanto di ispettori arrivati addirittura a casa del controllato. Per noi abituali frequentatori del mondo domenicale delle gran fondo ascoltare commenti, discussioni e comizi è d’obbligo, ma poi il pensiero al riguardo è chiaro. I mali e i pregi di questa umanità sui pedali dai 20 ai 70 anni li conosciamo bene, così come conosciamo bene pregi e difetti della natura umana. Oggi però occorre staccare da questo disco che si conosce e a tratti stanca, e concentrarsi con gli amici della corsa per Haiti, che sono a buon punto con la loro iniziativa solidale in quel paese e dimostrano come le gran fondo non sono solo doping e ciclolesi ma anche o sopratutto persone dal grande cuore.