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KERSCHI, SOLO SCHURTER LO FERMA
di Gabriele Gentili
In un’atmosfera resa particolare dalle festività del 14 luglio in Francia, Les Gets è tornata ad ospitare una prova di Coppa del Mondo, recuperando così una località che sul finire del secolo scorso era considerata uno dei templi della Mtb mondiale. Percorso duro, a 1.200 metri d’altitudine, ma il clima mite ha reso meno terribile la gara, dove è sì emerso ancora una volta il grande Nino Schurter (sotto nella foto e nella homepage), tornato a spadroneggiare nella challenge, ma Gerhard Kerschbaumer (in testa nella foto della homepage) ha completato la sua crescita di condizione, arrivando a lottare da pari a pari con il pluricampione del mondo. La gara è stata un susseguirsi di cambi al vertice e di emozioni, che non lasciavano mai intravedere come sarebbe andata a finire: Gerri inizialmente ha patito il ritmo imposto soprattutto dai francesi, con Koretzki, Sarrou e Tempier, unico a correre con una front. L’inseguimento del campione tricolore si è concretizzato intorno a metà gara, quando si era capito che i veri protagonisti di giornata erano Schurter e il brasiliano della Cannondale Henrique Avancini. Kerschi, agganciatosi ai primi, ha provato più volte a fare selezione, ma davanti rimanevano sempre almeno 5 biker, a conferma di una scarsa selezione.
La sfida si risolveva solo nell’ultima parte quando anche il carioca cedeva le armi e davanti rimanevano l’iridato e il tricolore. Gerri provava a staccare l’avversario in salita per anticiparlo prima delle rampe più dure, dove infatti l’elvetico faceva una breve differenza che si traduceva all’arrivo in 4” di vantaggio. Per l’azzurro comunque il miglior risultato stagionale e la consapevolezza che, con l’approssimarsi delle gare più importanti, può lottare ad armi pari. Terzo Avancini a 38” mentre gli altri italiani sono rimasti lontani dalle prime piazze, con Luca Braidot unico a entrare nella Top 20 come 15°.

Nella prova femminile, al di là del ritorno ai vertici dell’americana Kate Courtney (sul podio sotto nella foto) dominatrice a inizio stagione, c’è da salutare il ritorno nella Top 10 di Eva Lechner, assente da questi livelli da molto tempo. L’azzurra è stata autrice come al solito di una grande partenza, ma a differenza delle altre volte, è riuscita a tenere un buon ritmo e lo dimostra anche il ritardo dalla vincitrice, 2’44”, molto inferiore a quelli delle ultime annate. La Courtney ha chiuso con 33” sulla svizzera Neff, che ha pagato un brutto avvio e 1’05” sulla tedesca Elisabeth Brandau, ma ancora una volta protagonista è stata l’olimpionica svedese Jenny Rissveds, al comando nelle prime battute e rimasta sempre ai vertici fino a chiudere nona proprio davanti alla Lechner.

Due italiane nelle prime 10 fra le Under 23, con Martina Berta sesta a 3’04” e Greta Seiwald subito dopo a 3’47” dalla vincitrice, la tedesca Ronja Eibl che dopo la vittoria di Vallnord si è ripetuta una settimana dopo, ancora davanti alla britannica Evie Richards, staccata di 30” e all’iridata junior austriaca Laura Stigger, a 1’13”. Bis anche fra i pari età, con il rumeno Vlad Dascalu che ormai non è più una sorpresa, secondo il tedesco Maximilian Brandl a 22” e terso il canadese Sean Fincham a 46”. Qui c’è stata la straordinaria prova di Simone Avondetto, partito col numero 58, attardato di un minuto alla fine del primo giro ma capace di una clamorosa rimonta che lo portava fino al 7° posto a 2’01”, nella gara sicuramente più bella dal suo passaggio di categoria, tenendo presente che fra i primi 10 è stato l’unico Millennial.
Credito foto: sven_martin_per_sram.com
Credito foto homepage: matteo_mondini
Sport Service S.r.l. Milano, Via Smareglia Antonio, 7