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WORLD TOUR DONNE, QUALCOSA NON VA
di CicloZeman
A differenza di quanto avviene per gli uomini, le donne si sono avvicinate all’appuntamento dei Mondiali attraverso due prove del World Tour in più giorni, gare a tappe che, come abbiamo già sottolineato, scarseggiano nel massimo circuito rosa che avrebbe invece bisogno di competizioni articolate su più giorni. Un problema in più viene dal fatto che molte delle gare a tappe, oltre che non prevedere molte giornate di gara, hanno percorsi sin troppo facili, il che porta le squadre a utilizzare sempre le stesse ragazze. È un fatto che, a differenza di quanto avviene in campo maschile, fra le donne questo non favorisce le prestazioni delle atlete né permette un grande ricambio, in quanto i team non sono portati a investire, a sperimentare.

Venendo alle gare previste nelle ultime due settimane, sicuramente più probante è stato il Boels Ladies Tour, prova olandese su 6 tappe dove a sorpresa le padrone di casa si sono viste precedere dalla lussemburghese Christine Majerus, atleta che oltretutto abbina la strada con il ciclocross invernale. La Majerus (sul podio sotto nella foto) è riuscita a precedere colei che sta caratterizzando quest’edizione del World Tour, la 20enne olandese Lorena Wiebes alla quale non sono stati sufficienti due successi di tappa. Terzo posto per la giovane tedesca Lisa Klein, solo sesta la grande favorita della vigilia, Annemiek Van Vleuten che pure aveva cominciato bene, aggiudicandosi il cronoprologo. Poca gloria per i colori italiani, con Elisa Longo Borghini 11esima a quasi un minuto dalla vincitrice (e distacchi così ridotti la dicono lunga sulla consistenza tecnica delle prove) ma non va dimenticata la bella vittoria di Silvia Consonni nella frazione conclusiva.
Una settimana dopo è stata la volta del WNT Madrid Challenge, prova di contorno della Vuelta maschile, consistente in due tappe nelle giornate finali del Giro spagnolo. Come per il Tour, non si capisce perché gli organizzatori iberici non possano dedicare più attenzione al ciclismo femminile, con una competizione più compiuta. Qui molte delle big olandesi hanno scelto di marcare visita, puntando direttamente sui Mondiali, così la vittoria è andata alla tedesca Lisa Brennauer, che ha fatto fruttare il successo nella breve cronometro del primo giorno difendendosi nella seconda e conclusiva frazione, vinta allo sprint dall’australiana dell’Alé Cipollini Chloe Hosking (in volata nella foto della homepage) davanti alla sempre più convincente Letizia Paternoster, ottava in classifica generale e pronta per un  nuovo tour de force, che prevede i Mondiali su strada e a seguire in ottobre gli Europei su pista.
Credito foto: getty_images_sport
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