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VITTORIA IN CASA PER LA DEIGNAN
di Gabriele Gentili
Dopo una breve pausa, il World Tour femminile ha ripreso il suo cammino proponendo una delle principali corse a tappe della stagione, il britannico Ovo Energy Tour, articolato su sei frazioni e rispecchiante uno schema piuttosto comune nel ciclismo femminile, senza tappe con grandi difficoltà altimetriche il che fa sì che le gare si risolvano sempre in pochi secondi (nella classifica finale la Top 10 è racchiusa nello spazio di un minuto...).

Assenti dalla scena le principali campionesse olandesi come Van Der Breggen e Van Vleuten in preparazione per i prossimi appuntamenti, soprattutto l’ambitissimo Giro d’Italia, è emersa in tutta la sua forza la Trek Segafredo, che ha conquistato il successo con la britannica ex iridata Elizabeth Deignan (all'arrivo nella foto della homepage e sotto sul podio), al suo principale successo dopo molto tempo. Una vittoria la sua scaturita dal successo nella penultima frazione, nella quale c’è stato un fondamentale gioco di squadra del quale è stata protagonista Elisa Longo Borghini, l’azzurra confermatasi in grandi condizioni di forma dopo la vittoria al WWT Emakumeen XXXII Bira. L’azzurra si è messa a totale disposizione della compagna favorendo l’azione decisiva, la fuga che le ha viste unite solo alla polacca Katarzyna Niewiadoma (Canyon Sram) (a sx sotto nella foto) vincitrice della frazione precedente ma costretta a inchinarsi al lavoro delle due compagne. Nell’ultima tappa la Deignan ha controllato la rivale fino alla volata conclusiva, andata all’olandese Amy Pieters (Boels Dolmans)  (a dx sotto nella foto) che così ha potuto conquistare la terza piazza del podio a 23” dalla Deignan, mentre la Niewiadoma è rimasta a soli 2” dalla vetta.
La corsa britannica ha detto anche altro, come la doppia vittoria in volata della belga Jolien D’Hoore (Boels Dolmans) confermatasi sprinter fra le più forti del lotto, ma incapace di reggere quando la corsa esce dai canali prefissati, come avvenuto nella seconda tappa dove il gruppo si è spezzato nel finale permettendo così il ritorno alla vittoria dell’olandese Marianne Vos (CCC-Liv). In casa italiana tanti piazzamenti, ma un cenno particolare lo merita Marta Cavalli (Valcar Cylance), molto costante nel rendimento considerando che parliamo di un’atleta di soli 21 anni.

Il World Tour cede ora il passo agli European Games, la quadriennale rassegna del Vecchio Continente riservata a vari sport, che a Minsk (BLR) vedrà sabato la disputa della prova su strada femminile. Guardando il parco delle partecipanti, emerge una formazione olandese che sulla carta non ha eguali, affidandosi a Anna Van Der Breggen, Lorena Wiebes, Chantal Blaak, ma come si è visto spesso in passato bisognerà vedere se le campionesse arancioni se la sentiranno di collaborare. La nazionale italiana ha scelto una formazione giovane a supporto soprattutto di Marta Bastianelli, che dopo le straordinarie prestazioni di primavera era tornata ad allenarsi pensando proprio a questo come primo appuntamento di un’estate caldissima, su un percorso che dovrebbe adattarsi perfettamente alle sue caratteristiche.
Credito foto: getty_images_per_cyclingnews.com
Credito foto homepage: cyclingnews.com
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