Email not displaying correctly? View it in your browser
RITORNA ALLA NEWSLETTER
CLASSICI ADATTATI
di Enrico Monti
IL BRACCIO E LA MENTE. In ogni famiglia che si rispetti c’è chi pensa e c’è chi agisce. Anche nel variegato mondo delle squadre di ciclismo amatoriale è così. C’è sempre la “faina”, quello che per 179 chilometri non lo vedi, non lo senti, non appare. Qualcuno infatti dice che viaggia a bordo dell’ammiraglia e viene teletrasportato ai meno 5 solo per la volata e si scalda dentro al furgone sui rulli mentre il resto del gruppo ansima sotto strappi e contro strappi. Però è innegabile la sua classe in tutto questo. E le rare volte che decide di fare la corsa come tutti, dopo poche curve prende e se ne va (anche perché ha una Google Maps di tutti i sentieri che tagliano, impressa nella sua retina). Di contro c’è chi si fa “il culo” per i compagni; carica e scarica le bici, prepara i panini per tutti (qualcuno dice sputandoci sopra per le angherie subite...), va e prende le borracce da febbraio a ottobre tanto che alla fine della stagione dietro ha il marsupio come i canguri. E se c’è una bella bora dritta in faccia lo si mette davanti fino a quando invece di respirare sibila come un serpente. Avrebbe proprio voglia di...
...INCROCIARE LE BRACCIA. Ma non ne ha il coraggio, la natura gli ha dato solo la forza di un toro e in cambio ha preteso il 99% dei neuroni; ma non tutti i mali vengono per nuocere! Infatti dopo lunghe stagioni passate a fare da zerbino per gli altri un bel giorno capisce che è venuto il momento della Rivoluzione! E così, magari alla corsa più importante della stagione, tipo Coppa Cobrham di Fantozzi, quando tocca a lui di tirare come ultimo vagone la volata al suo fighettissimo capitano, incrocia le braccia nel senso letterale della frase, e nell’ultima curva a sinistra sterza a destra dall’interno portandosi via ruote e dentiere del gruppo, tanto che alla fine vince senza alcuno sforzo Nonno Libero che in 55 anni di gare solo una volta invece di ultimo è arrivato penultimo per merito di una foratura altrui. Verrebbe proprio da...
...PARLARE A BRACCIO. E dire che nella vita e nelle corse nulla è scontato. Ti puoi preparare per mesi, essere attrezzato di tutto punto, aver dormito e mangiato come da manuale, ma se il fattore “c” quel giorno non si schiera dalla tua parte vai a capire come puoi vincere! La mente dell’uomo è un mistero, quella dell’agonista a 54 X 39 denti un vulcano; non ti puoi immaginare cosa passa nei pochi neuroni del tuo vicino di ruota e ti devi sempre aspettare di tutto, anche delle manovre che neanche l’astronave di Capitan Harlock può riuscire a fare. E così si va in terra, più o meno strusciando e ballonzolando, un’altra cicatrice da raccontare nelle lunghe serate di inverno al bar.
Credito foto: ilmondonascosco.com - pixabay.com/it/users/mohamed_hassan-5229782/ - 
pixabay.com/it/users/elisariva-1348268/
Libera per usi commerciali Attribuzione non richiesta
Credito foto homepage: Archivio Sport Service
Sport Service S.r.l. Milano, Via Smareglia Antonio, 7