Email not displaying correctly? View it in your browser
RITORNA ALLA NEWSLETTER
LA PASQUA DELLE CORSE A TAPPE
di Gabriele Gentili
In assenza di importanti Granfondo nel weekend, molti specialisti italiani si sono diretti in Spagna dove tradizionalmente il weekend di Pasqua è incentrato sulle prove a tappe, due appuntamenti considerati fra i più classici del calendario internazionale, riportando molte soddisfazioni a testimonianza dell’ottimo stato di salute della Mtb nostrana. La Vuelta a Ibiza, gara a tappe con la formula a coppie su tre giornate di gara, ha incoronato il team della Wilier Force 7C con Johnny Cattaneo (all'arrivo a dx sotto nella foto) che dopo il successo del 2015 in coppia con Fabian Rabensteiner e i due secondi posti insieme a Tony Longo ha riassaporato l’ebbrezza della vittoria in compagnia del neoacquisto norvegese Ole Hem (all'arrivo a sx sotto nella foto), talento emergente delle Marathon. I due hanno subito conquistato il primato nella tappa inaugurale, ma nella seconda avevano dovuto incassare la riscossa e il pericoloso avvicinamento in classifica degli spagnoli della Scott, Enrique Morcillo Vergara e José Maria Sanchez Ruiz, così la terza e conclusiva tappa diventava decisiva.
Nella terza frazione le due coppie si sono subito isolate dal resto del gruppo, ma con loro c’era anche il secondo team della Wilier Force 7C, con Marco Rebagliati e Martino Tronconi reduci da una debacle nella seconda frazione. La loro collaborazione si è rivelata decisiva per permettere ai compagni di allungare in classifica, anche grazie a una foratura nella quale è incappato Sanchez pareggiando così quella di Cattaneo del giorno prima. Nel finale Cattaneo e Hem hanno concesso ai compagni di squadra l’onore della vittoria parziale, aggiudicandosi così la challenge con 4’13” sugli spagnoli Vergara e Sanchez e 10’48” sugli altri iberici Ismael Esteban e Felipe Orts, ma una citazione di merito va agli intramontabili “vecchietti” Marzo Deho e Massimo Debertolis della Cicli Olympia, quinti a 38’11” precedendo atleti molto più giovani. Fra le donne prima piazza per la BTT Loulé con la portoghese Celina Carpinteiro e la britannica Charlotte Davies prime davanti alle iberiche Mayalen Noriega e Nuria Picas Albets (grande interprete dei trail podistici) a 13’42”, terze le ragazze del Team Fausto Coppi Fermignano, Barbara Genga e Nadia Pasqualini, a 14’31”.
 
A Igualada nellarco di 4 giorni si è invece disputata la Volcat BTT, prova che ha messo a confronto alcuni dei migliori specialisti delle Marathon e non solo. La gara ha dimostrato come per vincere in una stage race serva una buona dose di fortuna, nel senso che bisogna rifuggire dai problemi meccanici. Ne sa qualcosa Alexey Medvedev, il campione europeo russo della Cicli Taddei che dopo aver collezionato vittorie in serie in Italia era pronto a miracol mostrare anche in Spagna, ma nella prima frazione, quand’era nettamente al comando, un sasso gli ha spaccato la ruota costringendolo a 8 km a piedi per raggiungere la zona di assistenza e cambiarla. E’ arrivato al traguardo, ma con un distacco enorme dai primi, l’olandese Hans Becking della Dmt Marconi, il boliviano Ever Alexandro Gomez Diaz e e l’estone Peeter Pruus della Torpado Sudtirol.

Nelle giornate successive Medvedev ha sfogato la sua rabbia collezionando successi parziali a dimostrazione che senza quell’incidente, la vittoria non gli sarebbe sfuggita. Da parte sua Becking ha amministrato la situazione regalando così al patron abruzzese Marconi la quinta vittoria in sei anni nella competizione spagnola, la più antica del calendario europeo delle corse a tappe. In classifica Becking ha preceduto Pruus di 1’21”, terzo il compagno di colori del vincitore, il portoghese José Dias a 1’36”, a seguire Francesco Casagrande (Cicli Taddei) a 3’47” e Cristian Cominelli (Soudal Lee Cougan) a 4’33”. Nella prova femminile esordio migliore in una corsa a tappe non poteva avere Eva Lechner (Torpado Sudtirol) (nella foto della homepage) sfrecciata per prima in tutte e quattro le tappe per conquistare la vittoria finale con 4’19” sull’estone Janika Loiv, terza un’altra italiana, Elena Gaddoni (Cicli Taddei) a 21’57”.
Credito foto: squadrawilier.com
Credito foto homepage: foto_Cano/organizzatori
Sport Service S.r.l. Milano, Via Smareglia Antonio, 7