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CHE RAZZA DI CICLISTA SEI?
di Stefano Conca
Il cane è il migliore amico dell’uomo, da sempre ritratto al suo fianco. Fedele e protettivo finisce per rassomigliare al suo padrone, o forse è il contrario.
Il cicloleso del tipo 1 è quello che comunque vada è meglio di te. E’ quello che in ogni caso: scusa, ma tu chi sei? E quello che il manubrio adesso lo chiama “cockpit”, e che il reggi sella è il “seatpost”. Lui la bici con freni a disco ce l’aveva prima che la mettessero sulle MTB. Se non ha un profilo 64 non esce di casa. Si identifica con i tubi grossi e nerboruti. Si impone come capo branco e segna il territorio pisciando istericamente ad ogni angolo della strada. In pratica se fosse un cane sarebbe certamente un Bullmastiff. Mascella larga e avanzata da molossoide. Naso schiacciato, petto in fuori e vitino streeettto!! E’ un cane da rissa, pensato e progettato inizialmente per il combattimento e la guardia ma poi, come spesso accade, dopo qualche sparata si calma e ti fa compagnia (di solito quando inizia la salita). Ma non ti montare la testa, appena spiana a costo di farsi scoppiare il cuore te lo trovi di nuovo li, a morderti i calcagni e a riprendersi il comando.
Il cicloleso di tipo 2 non guarda le mode del momento, è elegante e ha un portamento regale. Si distingue sempre per stile, abbigliamento e classe. Preferisce le tubazioni piccole e sottili a quelle grasse e pacchiane del tipo 1. Non si mischia col gruppo e se può se ne sta da solo. Guarda il disco come un oggetto alieno e più consono a motociclette e Tir. Per lui non ci sono dubbi, la bici è solamente una, a trapezio regolare e coi freni rigorosamente a pattino. Se fosse un cane sarebbe certamente un Weimaraner. Un cane elegante, aristocratico e molto diffidente. Dalla corporatura affusolata e muscolosa al tempo stesso, ha una colorazione tradizionale che ricorda il titanio, e gli occhi di un azzurro impressionante come le saldature dell’acciaio. Se doveste incrociarlo durante la sgambata pomeridiana, e lo vedeste scodinzolare, non illudetevi, molto probabilmente è solo il vento.
Infine c’è il cicloleso di tipo 3, a cui non frega una sega di nulla e di nessuno. Mischia sfacciatamente un telaio vecchio con componenti recenti. Sarebbe capace di pedalare con una pedivella diversa dall’altra,  con una leva Shimano e un cambio Campagnolo. Utilizza con disinvoltura scarpini da MTB con la bdc. E non si cura di chi lo guarda storto, tanto va in fuga lo stesso con la ruota davanti della Fulcrum e quella posteriore di Mavic. Se fosse un quadrupede sarebbe un meticcio, ma oggi preferiamo chiamarlo bastardino, perche è esattamente così: meravigliosamente incrociato. La coda da Pastore Tedesco, il muso da Shnauzer e le zampe da Labrador sono solo quello che si vede fuori. La parte migliore è dentro, è il miracolo della creazione perfettamente codificato in un DNA sempre unico, robusto e sempre diverso.
Credito foto:
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