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UNA SETTIMANA MOLTO AZZURRA
di CicloZeman
Una settimana in meno di attesa verso il Tour de France e tanti nuovi spunti di riflessione, ma su tutti spicca la splendida impresa di Davide Ballerini (all'arrivo nella foto della homepage), medaglia d’oro agli European Games di Minsk (BLR). Si ha un bel dire che mancavano grandi corridori al via essendo tutti i big impegnati in altre gare con le federazioni nazionali chiamate a mettere insieme formazioni piuttosto raccogliticce. Il merito dell’Italia è stato proprio quello di aver concepito una squadra comunque competitiva e studiata in base al percorso, capace anche di far fronte alla mancanza dell’ultim’ora di Matteo Moschetti che poteva essere la punta, essendo il percorso quasi totalmente privo di asperità e quindi candidato a uno sprint a ranghi compatti. L’Italia ha lasciato andare la classica fuga d’inizio gara, poi a 30 km dall’arrivo, quando il gruppo si è rinsaldato, ha preso l’iniziativa non puntando più alla volata, ma provando a far esplodere la corsa, prima con Canola, poi con Ballerini che era lesto a seguire la scia dei padroni di casa Vasyl Kiryenka e Alexandr Riabushenko per costruire un gruppetto di 7 uomini. Sull’ultimo strappo in pavé l’azzurro dell’Astana anticipava gli avversari per andare a vincere in solitudine, con 16” sull’estone Jakil e l’austriaco Auer. Un successo che conferma l’estrema propensione del toscano per le classiche d’un giorno: nelle prossime settimane avrà occasioni per bissare, in Europa e in America.

La settimana è stata molto proficua per il ciclismo italiano, che ha ritrovato ai massimi livelli anche Diego Ulissi (UAE Team Emirates), capace di portare a casa il Giro di Slovenia confermando di avere una buona predisposizione per le corse a tappe brevi. Dopo le iniziali vittorie di tappa del tedesco Ackermann Bora Hansgrohe) e dello sloveno Mezgec (Mitchelton Scott), la corsa nel Paese confinante è stata un’apoteosi azzurra, con Ulissi che ha conquistato di forza la terza frazione per poi difendere il primato nelle due successive, andate al mai domo Giovanni Visconti (Neri Sottoli) e a Giacomo Nizzolo (Dimension Data), con Ulissi primo in classifica con 22” su Visconti e 25” sul russo della Gazprom Aleksandr Vlasov. Molto bene se l’è cavata anche Elia Viviani (Deceuninck QuickStep) che finalmente ha messo alle spalle le delusioni del Giro d’Italia realizzando una splendida doppietta di successi di tappa al Giro della Svizzera.

La prova elvetica, considerata per molti un importante banco di prova per il Tour, ha premiato uno straordinario Egan Bernal (Team Ineos) (in azione sotto nella foto) che ha dimostrato di aver superato l’infortunio che gli aveva reso impossibile la partecipazione al Giro, consentendo così ai responsabili del team britannico di approcciarsi alla Grande Boucle con l’animo un po’ più sereno dopo il terribile incidente che ha messo fuori gioco Chris Froome. La sensazione è che Bernal partirà al Tour in posizione solo teoricamente subordinata a quella del campione uscente Geraint Thomas, ma che lungo la strada potrebbe anche proiettarsi verso il sogno giallo. Al Giro della Svizzera Bernal ha messo il sigillo alla vittoria conquistando la terzultima tappa, ma è stata la sua continuità nell’arco della settimana a dimostrare che aveva una marcia in più, se si pensa che alla fine ha chiuso con 19” sull’australiano Rohan Dennis (pedina preziosissima per la Bahrain di Nibali nella corsa francese) e ben 3’04” sullo scalatore austriaco Patrick Konrad (Bora Hansgrohe). Ora spazio ai campionati nazionali, poi sarà tempo di Grande Boucle.
Credito foto: bettiniphoto_per_sidi.com
Credito foto homepage: cyclingnews.com
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