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CLASSICI ADATTATI
di Enrico Monti
AVERE NASO. Ogni famiglia ciclistica che si rispetti ha un ficca naso; non in senso figurato ma in senso concreto, al posto del naso ha una proboscide che termina con un periscopio palmato prensile. Gira con il suo mostro nasuto e quando meno te lo aspetti te lo sbatte nella faccia tutto intento a capire cosa fai e cosa non fai. Questo accade sia in bici che in griglia, sia in auto che a spasso la sera prima. La sua squadra è tutta piena di lividi ed ecchimosi causate dalla sua irruenza nel salutare e nel girarsi di scatto. Non c’è nulla da fare, non è cattivo: è più forte di lui, la sua indole unita alla natura del suo terminale sono come la pala di un bulldozer. Se corre in gruppo occhio a restare a tiro del nasone; nelle discese pericolose lo utilizza anche come contrappeso verso la corda interna raggomitolandolo a palla. Fai il paio con quelli che invece, nonostante l’apparente forma naturale sia regolare...
...FICCANO IL NASO. Che secondo noi è quasi peggio. L’attrezzo principe utilizzato non è un nasone ma bensì una sonda a fibra ottica che legge e memorizza ovunque. E’ un generatore di domande continua da far sanguinare le orecchie, la voce è come il ronzio delle casse acustiche a un concerto allo stadio. Il ficca naso ha la peculiarità di irrompere in ogni discussione nel preciso 
momento in cui la soglia della pazienza è stata superata in abbondanza. Siatene certi, è una vera e propria “arte” povera; dove la povertà è non capire mai e assolutamente mai quando è il momento di parlare e chiedere e quando è il momento di non parlare e stare zitti e magari allontanarsi. Il ficca naso incallito a questo proposito però ha sviluppato una sorte di robusto callo alle parti basse, dopo numerose e dolorose pedate, per cui non pensiate di liberarvene son un semplice calcio. Dovete invece sviluppare una contromisura particolare per...
...LASCIARLO CON UN PALMO DI NASO. Combattete il male con lo stesso male! Appena vi tempesta di domande e di richieste voi attaccate! In maniera molto aggressiva arrampicatevi sui suoi padiglioni auricolari e siluratelo come la corazzata Yamato dall’alto e dal basso, girategli le sue stesse domande, afferratelo come un lottatore di sumo e atterratelo di parole a mitraglia, infilatevi dentro i suoi lobi auricolari e urlategli l’elenco di tutti i vostri dubbi fai dai 6 anni di età, trapanate le sue pupille con uno sguardo da matto senza smettere un solo secondo di inondarlo di sillabe anche contorte e senza senso. Vedrete come funziona, rimarrà interdetto e scapperà di carriera e cambierà squadra! E avrete il caffè pagato da tutti per almeno 12 anni.
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