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A VERONA LA PRIMA É DI KERSCHI
di Gabriele Gentili
La stagione del cross country ha preso ufficialmente il via dal Parco delle Colombare con il Verona Mtb International, mostrando che molti dei big più attesi sono già in condizioni più che buone anche se i primi appuntamenti di alto livello, vale a dire le prove iniziali della Coppa del Mondo, sono previsti fra almeno tre mesi. La gara Open maschile era naturalmente la più attesa, soprattutto per capire come sarebbe stato affrontato il tracciato scelto dagli organizzatori, ricco di strettoie e nel quale la scelta delle traiettorie come anche della gestione delle energie sarebbe stata decisiva ai fini del risultato. Se n’è ben accorto Mirko Tabacchi, che ci teneva a ben figurare con la nuova divisa della KTM Protek Dama e che è partito a tutta, portandosi dietro Andrea Tiberi (Santa Cruz FSA). Uno sforzo che nel corso della gara gli costerà caro, escludendolo dalle prime piazze.

I gemelli Braidot (Carabinieri) e soprattutto il tricolore Gerhard Kerschbaumer (Torpado Ursus) (sul podio al centro nella foto della homepage) hanno scelto una tattica più accorta, rientrando però presto sui fuggitivi e rimanendo con loro fino al penultimo giro, quando cercando di sfruttare il gioco di squadra Daniele Braidot ha provato ad allungare, trovando però l’immediata risposta di Kerschi che nell’ultima tornata allungava per andare a bagnare con un successo una stagione nella quale il vicecampione del mondo è fortemente atteso. Il campione altoatesino ha chiuso con 12” su Luca Braidot e con 24” sull’altro gemello Daniele, sotto il minuto anche Tiberi quarto a 51”. Ottava posizione per il primo Under 23, il compagno di colori del vincitore Juri Zanotti a 1’58”, immediatamente dietro al tricolore di ciclocross Gioele Bertolini, settimo a 1’47”. Per Kerschbaumer un ottimo segnale considerando poi che il meglio lo dà sempre in estate, anche a causa dei suoi problemi di allergia che lo frenano in primavera.

L’attività sui prati ha dimostrato di far bene soprattutto agli junior, la vittoria infatti è andata al campione italiano Samuele Leone (Merida Italia Team) che in 1h00’59” ha inflitto 1’24” a Emanuele Huez (KTM Protek Dama) e 1’47” ad Andrea Colombo (Vc Monte Tamaro).

Nella gara femminile si è avuta l’ennesima conferma del grande talento dell’austriaca Laura Stigger, la campionessa mondiale junior sia di Mtb che su strada, sulla quale la Specialized ha investito quale campionissima del futuro. La Stigger, al suo esordio da Under 23, ha comandato sempre la gara rintuzzando nel finale il ritorno di Eva Lechner, la tricolore anche lei al debutto con la maglia della Torpado Sudtirol e finalmente apparsa abbastanza resistente allo sforzo. 7” il distacco dell’altoatesina, mentre dietro si è avuta la conferma dello splendido inizio stagione di Greta Seiwald (all'arrivo sotto nella foto), la portacolori della Santa Cruz FSA terza a 1’25”. Fra le più giovani, attesissime in una stagione sulla carta priva di riferimenti visto il passaggio di categoria di Giada Specia (seconda Under 23) la vittoria ha premiato Letizia Marzani (Merida Italia Team) che in 58 minuti netti ha staccato di 1’12” la svizzera Nicole Goldi (BSK Graf Mtb), terzo gradino del podio per la ceka Magdalena Misonova (Adastra Cycling) a 2’12”. Al di là dell’exploit della Marzani, le altre italiane sono arrivate molto lontane, ma solo il prosieguo della stagione permetterà di dare giudizi.
Credito foto: enrico_andrini_per_santa_cruz_fsa_mtb
Credito foto homepage: organizzatori_veronamtbinternational
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