La grande sconfitta della corsa spagnola è l’olandese Annemiek Van Vleuten, che dopo i successi nelle Classiche del Nord voleva dimostrarsi la più forte anche nelle prove a tappe, ma che nella frazione decisiva è mancata clamorosamente, perdendo posizioni classifica fino alla sesta. Il piazzamento le consente di allungare ulteriormente in testa alla classifica del World Tour, ma è una misera consolazione viste le ambizioni della vigilia e la voglia di rispondere alla connazionale Anna Van Der Breggen, che la settimana precedente si era aggiudicata il Giro di California.
Nella corsa a tappe americana, la Van Der Breggen ha messo in cassaforte il successo già nella prima delle tre frazioni, nella seconda ha poi seguito l’azione vittoriosa dell’americana Katharine Hall, sua compagna di colori alla Boels Dolmans, legittimando così una doppietta che dimostra la superiorità assoluta del team arancione. La Van Der Breggen ha chiuso con 29” sulla Hall, terza a 1’06” la sudafricana Ashleigh Moolman-Pasio (CCC-Liv) confermatasi una delle cicliste dal rendimento più costante. Qui chi è andata un po’ al di sotto delle aspettative è stata la polacca Katarzyna Niewiadoma (Canyon Sram), solamente quinta ma soprattutto poco attiva nel corso delle tre tappe. Chi torna invece dall’America rinfrancata nello spirito è Elisa Balsamo (Valcar Cylance), che si è aggiudicata la terza e ultima tappa confermandosi una delle più veloci del lotto. In classifica la migliore italiana è stata invece Erica Magnaldi (WNT Rotor), 17esima a 3’07”, finalmente in progresso di condizione in vista del suo prossimo obiettivo, il Giro d’Italia di luglio.