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IL GRANDE RITORNO DELLA LONGO BORGHINI
di CicloZeman
E’ strano come sia passata sotto silenzio la grande impresa di Elisa Longo Borghini (all'arrivo nella homepage e sotto sul podio), che si è aggiudicata una delle principali prove a tappe del calendario internazionale, la WWT Emakumeen XXXII Bira disputata in Spagna e valida per il World Tour. I segnali che il bronzo olimpico aveva lanciato nelle scorse settimane a proposito di una condizione finalmente in crescita si sono concretizzati nell’occasione che conta, nella prova iberica che la capitana della Trek Segafredo ha conquistato da vera campionessa, ribaltando una situazione che sembrava difficilmente variabile. L’azzurra infatti, pur essendo stata protagonista nelle prime tre tappe, era staccata di 12” dall’australiana Amanda Spratt (Mitchelton Scott) ed era presumibile che sarebbe stata oggetto di un controllo asfissiante nell’ultima frazione. Invece la Longo Borghini ha trovato il momento giusto per anticipare il drappello delle migliori, arrivando al traguardo con 4” di vantaggio che uniti all’abbuono le hanno consentito di conquistare il successo con 2” sulla Spratt e 7” su Soraya Paladin (Ale Cipollini) andata vicinissima al clamoroso successo ma confermatasi in decisa crescita in questo 2019, tanto da meritare ormai la convocazione in Nazionale.
La grande sconfitta della corsa spagnola è l’olandese Annemiek Van Vleuten, che dopo i successi nelle Classiche del Nord voleva dimostrarsi la più forte anche nelle prove a tappe, ma che nella frazione decisiva è mancata clamorosamente, perdendo posizioni classifica fino alla sesta. Il piazzamento le consente di allungare ulteriormente in testa alla classifica del World Tour, ma è una misera consolazione viste le ambizioni della vigilia e la voglia di rispondere alla connazionale Anna Van Der Breggen, che la settimana precedente si era aggiudicata il Giro di California.

Nella corsa a tappe americana, la Van Der Breggen ha messo in cassaforte il successo già nella prima delle tre frazioni, nella seconda ha poi seguito l’azione vittoriosa dell’americana Katharine Hall, sua compagna di colori alla Boels Dolmans, legittimando così una doppietta che dimostra la superiorità assoluta del team arancione. La Van Der Breggen ha chiuso con 29” sulla Hall, terza a 1’06” la sudafricana Ashleigh Moolman-Pasio (CCC-Liv) confermatasi una delle cicliste dal rendimento più costante. Qui chi è andata un po’ al di sotto delle aspettative è stata la polacca Katarzyna Niewiadoma (Canyon Sram), solamente quinta ma soprattutto poco attiva nel corso delle tre tappe. Chi torna invece dall’America rinfrancata nello spirito è Elisa Balsamo (Valcar Cylance), che si è aggiudicata la terza e ultima tappa confermandosi una delle più veloci del lotto. In classifica la migliore italiana è stata invece Erica Magnaldi (WNT Rotor), 17esima a 3’07”, finalmente in progresso di condizione in vista del suo prossimo obiettivo, il Giro d’Italia di luglio.
Credito foto: gettyimages_per_cyclingnews.com
Credito foto homepage: cyclingnews.com
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