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TROPPI TRE CAPITANI?
di CicloZeman
Guardando il roster complessivo, il Team Jumbo Visma appare come la più seria alternativa al Team Ineos, non più solo per uno dei tre grandi Giri, ma per il loro complesso perché la formazione ha una tale e tanta varietà di talento che può giocarsi ampiamente le sue carte. Sicuramente molto dipenderà dalle gambe dei suoi protagonisti, ma molto anche dai dirigenti della squadra e dalle loro scelte, perché il rischio di conflitti interni è molto alto avendo a disposizione tre grandi specialisti delle corse a tappe tutti intenzionati a vincere. Allo Primoz Roglic, il numero 1 della stagione 2019 con la sua vittoria alla Vuelta unita al terzo posto al Giro d’Italia, frutto quest’ultimo di errori tattici più che cedimenti fisici, e all’olandese Steven Kruiswijk grande protagonista dell’ultimo Tour si unisce infatti l’altro olandese Tom Dumoulin, pronto al rilancio dopo un 2019 vissuto in panchina per problemi fisici che appaiono finalmente risolti. Difficile pensare che tutti e tre sceglieranno le stesse gare: Dumoulin è innamorato del Giro d’Italia, vinto nel 2017 e finito al secondo posto nel 2018, mentre Roglic sicuramente vorrà bissare il trionfo in terra spagnola. Kruiswijk punta tutto sul Tour, ma sicuramente almeno uno dei due compagni sarà con lui, per un attacco a due punte.

Detto dei leader, chi avranno però a disposizione per lottare ad armi pari con la corazzata britannica? I corridori di rilievo ci sono, dall’anziano ma mai domo Robert Gesink che anzi sarà chiamato a fare gli straordinari nel ruolo di regista in corsa, ai validissimi Laurens De Plus, Jos Van Emden, Mike Teunissen, Tony Martin, utilissimi in vari tipi di corsa, non solo in alta montagna. Un capitolo a parte lo merita Wout Van Aert, l’ex campione del mondo di ciclocross che aveva sorpreso tutti quest’anno fino al Tour de France, dov’è passato dalla gloria della vittoria di tappa alla polvere della rovinosa caduta che di fatto ha posto uno stop temporaneo alla sua carriera. Gli appassionati lo attendono innanzitutto sui prati, magari in tempo per giocarsi le sue chance iridate a inizio febbraio, poi su strada si vedrà, il miglior Van Aert ha dimostrato di poter ampiamente competere per la vittoria in una vasta gamma di classiche.

Gli obiettivi della squadra rischiano di schiacciare un po’ le ambizioni di uno dei giovani sprinter dimostratisi più in crescita nelle ultime due stagioni: Dylan Groenewegen ha tutto per fare incetta di vittorie, sia in alcune classiche dal profilo abbastanza piatto sia nei grandi Giri, ma non ha a disposizione un treno abbastanza potente per portarlo a giocarsi il successo negli ultimi 200 metri. Resta comunque un velocista di prim’ordine, che vedremo spesso trionfare in giro per l’Europa.
Credito foto homepage: teamjumbovisma.nl
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