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FORMOLO, LA CONSACRAZIONE TRICOLORE
di CicloZeman
Edizione emozionante quella del Campionato Italiano disputata a Compiano (TN) e vinta da un Davide Formolo (Bora Hansgrohe) (sul podio nella homepage e all'arrivo sotto nella foto) in grande condizione fisica ma soprattutto mentale, lucido nella scelta del momento dell’attacco e nella gestione delle forze che negli ultimi due giri gli ha consentito di rintuzzare i tentativi di recupero degli avversari, peraltro sconfitti soprattutto dalla loro mancanza di convinzione e di capacità di collaborare per un fine comune. Formolo nell’occasione, dopo un Giro d’Italia finito fuori dai primi 10, conferma di essere un corridore adattissimo alle classiche impegnative, come il secondo posto alla Liegi-Bastogne-Liegi aveva già dimostrato e una presa di coscienza in tal senso non potrà che giovargli.
Formolo è stato bravissimo nell’attaccare quando nessuno pensava che un tentativo, a oltre due giri dalla fine dell’impegnativo circuito finale, sarebbe andato in porto. Unici a provare a seguirlo Marzo Zizza (Amore&Vita-Prodir) e Fabio Aru (UAE Team Emirates) autore di una prova confortante in vista del Tour, seppur correndo un supporto a Diego Ulissi, ma presto Formolo si è trovato da solo e gli avversari dietro sono andati avanti a fisarmonica, arrivando fino a soli 10” di distacco senza però trovare il guizzo per riprenderlo. Troppo tardivo il tentativo finale dello stesso Ulissi e di Giovanni Visconti (Neri Sottoli-Selle Italia-KTM), che ha tolto loro anche preziose energie per quella che sarebbe stata la volata per la piazza d’onore.

Il secondo posto è andato quindi a Sonny Colbrelli (Bahrain Merida), un risultato importante per un corridore ritenuto un semplice sprinter ma che invece può dire la sua anche in contesti più complessi. Capace di rimanere nel ristretto gruppo degli inseguitori, allo sprint ha avuto gioco facile per prevalere su Alberto Bettiol (Education First): considerato fra i grandi favoriti soprattutto dopo la seconda piazza nella cronometro a un solo secondo da uno specialista come Filippo Ganna, Bettiol è stato un po’ criticato per la sua condotta di gara un po’ troppo al risparmio, dimenticando che il vincitore del Giro delle Fiandre, al pari di tanti altri, correva senza molto gregari essendo parte di un team straniero. La sensazione è che al Tour Bettiol potrà anche togliersi qualche soddisfazione, se saprà scegliere con cura l’occasione giusta, chiaramente senza pensare alla classifica.
Resta da dire di Vincenzo Nibali (Bahrain Merida) che ha corso come spalla per Colbrelli. In qualche frangente è sembrato brillante, ma è troppo poco per esprimere un giudizio sulla sua condizione, la sensazione è che il suo Tour si costruirà giorno dopo giorno, cercando di crescere nella forma senza incappare in giornate sfortunate, leggasi plotone spezzato in più parti e/o cadute, per poi capire dopo metà del cammino che cosa poter fare.
I NUOVI CAMPIONI ITALIANI

PROVA IN LINEA
Elite: Davide Formolo (Bora Hansgrohe)
U23: Marco Frigo (Zalf Euromobil)
Junior: Gianmarco Garofoli (Marche)

CRONOMETRO
Elite: Filippo Ganna (Team Ineos)
U23: Matteo Sobrero (Dimension Data for Qhubeka)
Junior: Andrea Piccolo (Team LVF)
Credito foto: bettini_photo_per_cyclingnews.com
Credito foto homepage: bettini_photo_per_cyclingnews.com
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