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EUROPEI MTB NEL SEGNO DI VAN DER POEL
di Gabriele Gentili
Si ha un bel dire che il Campionato Europeo di Mtb ha un valore relativo: è vero, a Brno non c’erano né Schurter né i migliori francesi, ma mai come in questa occasione si può ben dire che chi era assente ha avuto torto, perché le gare continentali sono state di altissimo spessore e hanno premiato campioni veri, a cominciare da Mathieu Van Der Poel (sul podio sotto nella foto), che dopo quello di ciclocross entra in possesso del titolo europeo di Mtb e chissà che non provi a fare tripletta con quello della strada il prossimo 11 agosto nella sua Alkmaar.
VDP non si è lasciato scoraggiare neanche dalla brutta caduta nella quale è incorso nel primo giro, invero ha impiegato un po’ a riprendersi, ma nella terza tornata è rientrato sui primi e da allora la gara è diventata un monologo assoluto. La lotta è diventata feroce per le posizioni di rincalzo, alla fine è emerso l’eterno svizzero Florian Vogel (37 anni) a 43”, terzo ancora un olandese, Milan Vader a 1’02”. In miglior azzurro è stato Daniele Braidot, sesto a 1’37” davanti per 8” a suo fratello Luca, che all’inizio aveva provato la fuga con Kerschbaumer e il ceko Cink, ma poi lo sforzo ha messo fuori gioco tutti e tre. Kerschi merita un discorso a parte, lo sforzo iniziale non è nella sua natura e infatti nella parte centrale è andato in profonda crisi, ma il riscontro dell’ultimo giro, con il secondo parziale assoluto dell’evento, la dice lunga sulle sue possibilità. Deve solo sapersi gestire, non ha l’esplosività di VDP o degli svizzeri.
 
Nel complesso la spedizione italiana a Brno è stata mediamente positiva: un oro, un argento e tanti piazzamenti nelle prove giovanili, segno della vitalità del movimento che ha trovato inaspettatamente in Gaia Tormena (sul podio sotto nella foto) il nome di punta per lanciare la specialità dell’eliminator: vincitrice delle prime due tappe della Coppa del Mondo, l’azzurra ancora junior ha vinto anche la rassegna continentale e si proietta verso i Mondiali con grandi ambizioni. La particolarità è che la Tormena è davvero una specialista, ha dirottato verso l’XCE le sue aspettative e potrebbe portare dietro di lei molte altre ragazze, se si darà alla specialità la giusta attenzione. Argento per la staffetta, sempre puntuale nei grandi appuntamenti, poi vanno sottolineate le prove di Vittone fra gli junior, finito ai piedi del podio, degli Under 23 con De Cosmo, Avondetto e Zanotti in parata dal quinto al settimo posto e della Berta, che ha provato in tutti i modi a salire sul podio in una gara U23 di altissimo spessore, vissuta tutta sulla sfida fra la svizzera Frei e l’austriaca Stigger.
 
Pur senza Schurter, la Svizzera si conferma il riferimento assoluto delle ruote grasse, grazie anche al ritorno ai vertici di Jolanda Neff, dominatrice della gara femminile più di quanto si pensasse alla vigilia. La Neff aveva provato inizialmente a portarsi dietro le connazionali Keller e Indergand, ma il ritmo troppo alto le ha ben presto logorate, così sono emerse l’ucraina Yana Belomoina e la tedesca Elisabeth Brandau, che alla fine si sono spartite le medaglie. L’ottavo posto della Lechner conferma il suo buon stato di forma che si spera potrà fruttarle un buon piazzamento anche nella tappa di Coppa del Mondo in Val di Sole.
 
I RISULTATI CROSS COUNTRY
 
Uomini
Elite: 1 Mathieu Van Der Poel (NED) 1h28’34”, 2 Florian Vogel (SUI) a 43”, 3 Milan Vader (NED) a 1’02”. Italiani: 6 Daniele Braidot a 1’37”, 7 Luca Braidot a 1’45”, 16 Gerhard Kerschbaumer a 2’55”, 18 Gioele Bertolini a 3’21”, 26 Nadir Colledani a 4’42”, 30 Mirko Tabacchi a 5’46”
U23: 1 Vlad Dascalu (ROU) 1h17’27”, 2 Fiulippo Colombo (SUI) a 59”, 3 Maximilian Brandl (GER) a 1’36”. Italiani: 5 Gioele De Cosmo a 2’03”, 6 Simone Avondetto a 2’16”, 7 Juri Zanotti a 2’21”
Junior: 1 Lukas Malezsewski (BEL) 1h04’26”, 2 Janis Baumann (SUI) s.t., 3 Harry Birchill (GBR) a 1’09”: Italiani: 4 Andreas Emanuele Vittone a 1’17”, 7 Davide Toneatti a 1’58”, 24 Andrea Colombo a 3’42”, 38 Samuele Leone a 6’05”
 
Donne
Elite: 1 Jolanda Neff (SUI) 1h30’08”, 2 Yana Belomoina (UKR) a 2’52”, 3 Elisabeth Brandau (GER) a 3’05”. Italiane: 8 Eva Lechner a 4’46”, 15 Chiara Teocchi a 8’17”
U23: 1 Sina Frei (SUI) 1h15’14”, 2 Laura Stigger (AUT) a 14”, 3 Loana Lecomte (FRA) a 32”. Italiane: 5 Martina Berta a 1’42”, 11 Giorgia Marchet a 5’14”, 18 Greta Seiwald a 6’34”
Junior: 1 Jacqueline Schneebeli (SUI) 1h02’57”, 2 Mona Mitterwallner (AUT) a 1’52”, 3 Harriet Harnden (GBR) a 2’17”. Italiane: 13 Nicole Pesse a 5’22”, 20 Letizia Marzani a 6’41”, 23 Julia Maria Graf a 8’27”, 38 Gaia Tormena a 1 giro
 
Team Relay
1 Svizzera (Joel Roth-Dario Lillo-Ramona Forchini-Sina Frei-Andri Frischknecht) 53’26”,
2 Italia (Simone Avondetto-Andrea Colombo-Eva Lechner-Martina Berta-Luca Braidot) a 7”, 3 Danimarca (Sebastian Carstensen Fini-Markus Kaad Heuer-Sofie Heby Pedersen-Caroline Bohe-Simon Andreassen) a 34”
 
ELIMINATOR
Uomini: 1 Hugo Briatta (FRA), 2 Titouan Perrin Garnier (FRA), 3 Lorenzo Serres (FRA). Italiani: 5 Mirko Tabacchi
Donne: 1 Gaia Tormena (ITA), 2 Coline Clauzure (FRA), 3 Magdalena Duran Garcia (ESP)
Credito foto: Uec - Archivio FCI
Credito foto homepage:  Archivio FCI
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