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CLASSICI ADATTATI
di Enrico Monti
PIANGERE SUL LATTE VERSATO
Tipica espressione accompagnata da smorfie di dolore postume alla solita caduta dovuta alla curvatura dell’asse terrestre. In pratica la Terra si curva troppo rispetto alla nostra traiettoria e le ruote per la legge di Newton invece di rotolare come la mela cascano assieme al ciclista. Il latte in questione è quello delle nostre rotule che vengono abbondantemente munte dall’asfalto che, guarda caso, in questa curva era liscio come una buccia di cipolla. Le lacrime di dolore
per la pulitura dello sporco dalle ferite sono accompagnate dal ghigno sardonico dell’infermiere che pronuncia la solita frase di rito: “Ma come mai alla tua età non sei al bar a giocare a beccacino o a fare il pirla con la barista cubana?”. Nella mente si affaccia un pensiero, tardivo...
...NON TUTTE LE CIAMBELLE VENGONO COL BUCO!
A differenza delle nostre ginocchia ben bucherellate. Del resto la caduta nel ciclismo è come la medaglia al valore durante una guerra. Chi non è mai caduto, oltre a pesare mezzo chilo in meno e non avere ferri che fuoriescono come proiettili sotto i metal detector, è sicuramente un mediocre, uno che quando il gioco si fa duro tira il freno pensando che domani si va a lavorare, uno che come sente la ruota posteriore che skidda drizza il pelo sulla schiena e prega che l’angolo della curva non sia alla tirolese (jodelai ju giù). La gara si vince anche su questi dettagli, con la discesa alla Tojo Tojo staccando gli avversari sul terreno più difficile e tecnico che incontriamo (il cofano del Tir ungherese). Ma se una ciambella si sbuca pazienza, un po’ di cerotti, un po’ di dolore e una bella avventura da raccontare in griglia! Invece di ascoltare leggende su filati tecnici e divise che rendono x due la nostra potenza muscolare, anche se i colori...
...CI STANNO COME I CAVOLI A MERENDA
Se un purista del ciclismo anni ’80 si risvegliasse oggi e passasse in rassegna le divise e gli accessori che sono fermi in griglia a una Gf gli verrebbe un infarto! Da un’epoca in cui tutto doveva risultare intonato, in stile, e con gusto ad oggi. Pensavamo di averle viste tutte dopo i body del buon Super Mario alle crono ma altro che scheletri e muscoli. Oggi si passa dai caschetti stile Stars World agli smanicati alla Full Monty. Dai guanti monouso che per toglierli ci vuole il toluolo ai calzini ad impronta palmare. Per non parlare delle
colorazioni di telai e ruote: i maestri fiamminghi del colore hanno ispirato intere generazioni di monoscocca in cui il nero è inesistente. Abbiamo anche visto bici dove un accessorio non risultava intonato con nulla, altre che invece risultavano più invisibili di uno Stealth... e la chiamano moda!
Credito foto: pixabay.com/it/users/ponce_photography-2473530/
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