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FABIO ARU, ARRIVEDERCI AL 2020?
di CicloZeman
L’annuncio di Fabio Aru (in azione sotto nella foto) ha colto tutti di sorpresa, dando però anche una risposta ai tanti interrogativi che la sua condotta di gara aveva destato già da un paio d’anni. Il campione sardo dell’Uae Team Emirates deve fermarsi per operarsi alla gamba sinistra e rimuovere un’ostruzione all’arteria iliaca: il flusso sanguigno non arriva correttamente soprattutto quando l’atleta produce il massimo sforzo, il che spiega le sue controprestazioni.

Si tratta di un’operazione delicata, che imporrà riposo assoluto per un mese e un recupero lento, di almeno 3-4 mesi suppletivi. Una mazzata nei confronti di un atleta che nelle ultime due stagioni aveva visto minate le sue certezze e perso anche la stima di molti addetti ai lavori, chiaramente non consci del suo problema fisico, finalmente emerso in tutta la sua chiarezza all’indomani del suo ritiro alla Parigi-Nizza.

Già si parla ora dei tempi di recupero: Aru salterà sicuramente il Giro d’Italia e il Tour de France, potrebbe tornare in corsa per la Vuelta di Spagna, ma certamente non con ambizioni di classifica. Ma ne varrebbe davvero la pena? Per il campione sardo sarebbe preferibile un approccio soft con la bici, puntando magari a far bene al Giro di Lombardia di fine stagione, passando (perché no?) per qualche Granfondo in mezzo al gruppo non solo per rodare la gamba, ma anche per immergersi nella passione dei suoi tantissimi tifosi condividendo con loro km e fatica.

Una scelta che sarebbe preferibile a una corsa contro il tempo per “salvare” la stagione, anche perché non va dimenticato che il prossimo anno Fabio Aru ha un obiettivo in più nella sua agenda, dall’altra parte del mondo: la gara in linea dei Giochi Olimpici di Tokyo 2020 potrebbe vederlo protagonista assoluto, una sorta di alternativa a Vincenzo Nibali (altro campione che ha vissuto momenti drammatici e sa che cosa significa riarrampicarsi nelle gerarchie) a condizione che la sua forma sia quella dei tempi migliori. Meglio quindi riprendersi per tempo, ritrovare il Fabio Aru che conoscevamo, anche se ci vorrà più tempo del previsto, l’importante è sapere che la brutta copia sui pedali dell’ultimo anno verrà cancellata con un colpo di bisturi…
Credito foto: getty_images_per_cyclingnews.com
Credito foto homepage: www.youtube.com
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