Email not displaying correctly? View it in your browser
RITORNA ALLA NEWSLETTER
CANADA AMARO PER L'ITALIA DI MTB
di Gabriele Gentili
Storicamente le edizioni d’oltre Atlantico dei Mondiali di mountain bike non sono mai state molto fortunate per i colori italiani e la rassegna di Mont St.Anne (CAN) non si discosta molto da quanto già visto, anzi regalando qualcosa in più. A Gerhard Kerschbaumer (in azione sotto nella foto) va infatti l’oscar della sfortuna, per aver visto sfumare un argento quanto mai meritato a 100 metri dal traguardo per colpa di una foratura. E’ vero che i problemi alle gomme hanno colpito anche altri corridori, vedi il francese Tempier alla fine ricompensato dal bronzo, ma quando fori a gara pressoché finita, dopo aver messo alle corde gli avversari e tutto il lavoro sfuma in pochi secondi, è un colpo difficile da accettare.
Per Kerschi ora arrivano ore difficili, nelle quali sarà molto importante rileggere dal punto di vista psicologico la gara iridata senza guardare al suo epilogo, perché il difficile tracciato canadese ha detto che dietro l’intramontabile Nino Schurter, al suo nono titolo iridato, c’è lui, con un margine su tutti gli altri e da questo deve ripartire verso il grande obiettivo del 2020, quello olimpico. A Tokyo Schurter e forse VDP (che in Giappone sceglierà la mountain bike e non la strada, dal tracciato troppo difficoltoso per lui) sono superiori, ma per il podio sarà sicuramente uno dei massimi pretendenti con qualche speranza anche per fare il colpo gobbo. A condizione di non portarsi dietro retaggi dal Canada, per una gara finita malissimo ma che ha dimostrato tutto il suo valore.
 
Kerschi a parte, in chiave italiana c’è stato ben poco. Luca Braidot ha lottato a lungo per entrare nella Top 10 finendo 12°, gli altri più dietro confermando come in questo momento solamente l’altoatesino sia legittimamente fra i leader mondiali, in grado di giocarsi sempre qualcosa di importante pur tenendo conto della sua partenza lenta, avvenuta anche sui sentieri di Mont St.Anne.

L’unica gioia è arrivata un po’ a sorpresa da Andreas Emanuele Vittone (nella foto della homepage), capace di un bellissimo bronzo nella prova junior, un risultato il suo decisamente pesante, ottenuto in una gara diventata una prova a eliminazione dove l’oro è rimasto a soli 20”. Vittone ha dalla sua un carattere davvero d’acciaio, che potrebbe proiettarlo verso grandi soddisfazioni anche “da grande” se continuerà a progredire. Da non dimenticare anche la quinta piazza di Martina Berta fra le U23, un piazzamento in linea con il suo attuale valore e il sesto del pari età Gioele De Cosmo.
Credito foto: federciclismo
Credito foto homepage: michele_mondini_per_bianchi_countervail_vitesseonline.it
Sport Service S.r.l. Milano, Via Smareglia Antonio, 7