Ci sono alimenti, genericamente indicati come “funzionali” che, oltre a soddisfare i fabbisogni nutrizionali, contengono piccole quantità di sostanze che, se assunte con regolarità, assicurano benessere fisico e riducono il rischio di contrarre alcune malattie. Ad esempio, sono note a tutti le proprietà dello yogurt, che, grazie al suo contenuto di fermenti vivi favorisce la regolarità dell’attività intestinale. Ma non solo. I lactobacilli e bifidobatteri, infatti, sono fermenti in grado di “predigerire” il lattosio lasciando inalterate le proprietà nutritive del latte. Lo yogurt diventa così, per coloro che sono intolleranti al lattosio, un valido sostituto della classica tazza di caffelatte assunta a colazione. Ma la presenza di fermenti vivi non è esclusiva dello yogurt. Piccole quantità sono presenti anche in alcuni prodotti di origine vegetale come i crauti, i cetriolini acidi o il tofu, il tipico formaggio ricavato dalla lavorazione della soia. Tutti gli alimenti che contengono fermenti vivi vengono definiti probiotici, da non confondere con i prebiotici, termine che viene usato per indicare dei carboidrati che il nostro organismo non è in grado di digerire e, quindi, di sfruttare a scopo energetico. Questi particolari carboidrati, però, vengono utilizzati da alcuni batteri presenti nel colon per migliorare le funzionalità dell’intestino. Sono molti i cibi che li contengono, soprattutto i legumi, la farina di frumento, il germe di grano, i carciofi, l’aglio, la cipolla, i porri e le banane.