Dopo un bel Giro d’Italia, (leggete i commenti di CicloZeman, sempre attento e lucido nelle sue analisi), che ha toccato diverse località e montagne spesso protagoniste nelle gran fondo italiane, entriamo in un mese di giugno, che come era prevedibile è partito subito in forma estiva. In effetti se la fine di maggio aveva fatto pagare ancora la “tassa” piovana che ha contraddistinto tutte le domeniche di un mese maledettamente difficile come meteo, con il passaggio a giugno è come se si fosse voltata pagina o meglio stagione. Fortunatamente (visto edizioni passate), la Marcialonga ha potuto contare su una giornata stupenda che ha valorizzato l’intero paesaggio e i suoi nuovi percorsi. Certamente gli organizzatori si aspettavano molta più partecipazione visto il suo confermato inserimento nello Zerowind ma sopratutto il "grande investimento” per far parte del Prestigio 2019. Risultato? 1655 classificati totali con una crescita di 150 rispetto al 2018! Un flop da questo punto di vista. Anche a Bormio molto discutibile organizzare un evento che si chiama GF Stelvio e poi non essere in grado di farlo pedalare, nemmeno in parte. Bella l’alternativa dell’ascesa al lago di Cancano ma resta sempre un ripiego visto il nome della manifestazione. Forse una salita ridotta nel chilometraggio dell’icona delle ascese italiane, sarebbe stata più accettabile dai numerosi stranieri venuti apposta per l’occasione. E pensare che entrambe le suddette manifestazioni sono nate anni fa sotto mia personale forte opera di convincimento con gli attuali organizzatori in quanto vedevo grandi prospettive. Così è stato fino a un recente passato, quando abbiamo lavorato su un format condiviso, ma negli ultimi anni hanno seguito altre correnti di pensiero e il nostro movimento delle gran fondo di fatto non le ha premiate. Sbagliato qualcosa?