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LE PAGELLE TEAM PER TEAM
di CicloZeman
Non sempre l’andamento del singolo corridore rispecchia quello di tutta la squadra. All’ultimo Giro d’Italia sono arrivati verdetti sorprendenti, con le squadre Professional spesso molto più in palla di formazioni World Tour arrivate in Italia quasi solo per far numero. Ecco l’analisi specifica per ogni team:

MOVISTAR: 10
La vittoria di Carapaz dipende moltissimo dalla gestione della squadra, finalmente con gerarchie chiare sin dall’inizio e pronta a far saltare il banco con strategie ben curate. Il colpo di mano dell’ecuadoriano a Courmayeur è stato un capolavoro.
AG2R LA MONDIALE: 7,5
La squadra francese è piaciuta molto per la sua intraprendenza: la vittoria del giovanissimo Nans Peters è stata la ciliegina sulla torta per un team nel quale le seconde linee sono andate meglio dei leader Gallopin, comunque spesso all’attacco, e Vuillermoz.

ANDRONI GIOCATTOLI SIDERMEC: 8
Gianni Savio non fallisce mai al Giro d’Italia: i suoi ragazzi hanno saputo dare sempre battaglia. Fausto Masnada si è rivelato come un vero talento che merita palcoscenici importanti, ma attenzione anche a Andrea Vendrame che lascia intravedere caratteristiche da ottimo cacciatore di classiche.

ASTANA PRO TEAM: 8
Il bilancio poteva essere molto più positivo con un po’ di fortuna in più per Miguel Angel Lopez, davvero tartassato nelle tre settimane rosa. Pello Bilbao si conferma corridore da grandi Giri e potrebbe anche fare classifica, ma bene sono andati anche Cataldo e Hirt.

BAHRAIN MERIDA: 7
E’ vero, Nibali non fallisce l’appuntamento con il podio, ma la gestione della corsa non è stata impeccabile, a dispetto del fatto che con Pozzovivo e Caruso, lo Squalo aveva le carte giuste per controbattere la Movistar. Caruso soprattutto si conferma un gregario di superlusso.

BARDIANI CSF: 6
Fra le squadre italiane di seconda schiera è quella che ha raccolto meno, ma Mirco Maestri è stato protagonista in molte tappe e meritava maggior fortuna. Non male anche il Giro di Paolo Simion e Giovanni Carboni.

BORA HANSGROHE: 8
Il Giro ha confermato l’impressione di una grandissima squadra che emerge dappertutto e si è liberata del comodo ombrello delle imprese di Peter Sagan. Ackermann si è confermato sprinter di livello assoluto, di prestigio la vittoria di Benedetti, Majka non ha mancato la Top 10, Formolo è emerso a tratti.

CCC TEAM: 4
La formazione cosmopolita non ha inciso sulla corsa: Mareczko non ha trovato la giusta interpretazione delle volate, Antunes in salita ha trovato corridori più forti e a San Martino di Castrozza si è fatto sfuggire una grande occasione.

DECEUNINCK QUICKSTEP: 4
La squadra più forte nelle classiche d’un giorno ha confermato la sua debolezza nei grandi giri, complice le non perfette condizioni di Viviani, più psicologiche che fisiche e un Bob Jungels che era solo la pallida copia del campione ammirato nella Campagna del Nord.

EF EDUCATION FIRST: 6
Una sufficienza strappata in extremis per una squadra partita senza grandi ambizioni se non le volate di Modolo, mai centrate, ma che lungo la strada ha trovato in Carthy, Dombrowski e Kangert corridori che hanno animato le tappe più dure.

GROUPAMA FDJ: 7
Tutto girava intorno ad Arnaud Demare e il velocista francese non ha fallito l’appuntamento con la vittoria, che avrebbe meritato anche Valentin Madouas, uno dei più talentuosi corridori d’oltralpe. Delusione invece dall’olandese Sinkeldam, considerato un papabile per la Top 10.

ISRAEL CYCLING ACADEMY: 5
Considerando quel che hanno fatto altre squadre Professional, ci si poteva attendere di più dalla formazione israeliana, dove Davide Cimolai si è troppo adagiato sulle volate senza provare a entrare in qualche fuga buona.

LOTTO SOUDAL: 7
Bilancio letteralmente ribaltato dalle due vittorie di Ewan per la formazione belga, nella quale Campenaerts ha sofferto oltremisura lo sforzo per la preparazione del Record dell’Ora. De Gendt ha provato più volte l’azione di forza senza avere molta fortuna.

MITCHELTON SCOTT: 5
La bella vittoria del ritrovato Esteban Chaves a San Martino di Castrozza mitiga solo parzialmente la delusione per una squadra che sulla carta era tra le più forti, ma che non ha potuto supportare un Simon Yates arrivato al Giro in debito di condizione.

NIPPO VINI FANTINI FAIZANE’: 7
La vittoria del bravissimo Cima a Santa Maria di Sala è il giusto premio a una squadra che ha saputo essere sempre protagonista, dove Marco Canola ha trovato spazio nelle fughe come anche Giovanni Lonardi. Un Giro onorato dall’inizio alla fine.

TEAM DIMENSION DATA: 4
Una delle squadre che meno si è fatta vedere nel corso delle tre settimane, dove Nizzolo è rimasto il corridore incompiuto delle ultime stagioni e dove l’unico a far vedere qualcosa di buono è stato l’eritreo Gehereigzabher, valido scalatore ma nulla più.

TEAM INEOS: 7
Partito senza l’annunciato capitano Bernal, l’ex Team Sky ha corso di rimessa. Presto tagliato fuori dalla classifica il britannico Hart, è stato il giovane russo Sivakov a mergere, centrando una Top 10 che in futuro potrà essere notevolmente migliorata viste le sue qualità in salita.

TEAM JUMBO VISMA: 4
Parliamoci chiaro: Roglic sarà anche andato in calando nella terza settimana, ma dov’era il supporto della squadra? Lo sloveno ha corso sempre da solo, senza avere un fido scudiero nelle tappe più difficili, tanto da doversi appoggiare sugli avversari com’è successo nelle ultime due tappe alpine.

TEAM KATUSHA ALPECIN: 6
Un voto che risente quasi del tutto della bella vittoria ottenuta dal russo Zakarin a Ceresole Reale, che sembrava poterlo anche proiettare nei quartieri alti della classifica, poi chiusa al decimo posto. Intorno a lui però si è registrato il vuoto assoluto.

TEAM SUNWEB: 5
Certo, la sfortuna ha tolto subito di mezzo il capitano Dumoulin, ma per il resto la squadra si è vista poco, con Oomen costretto anche lui al ritiro e Hamilton nelle prime posizioni solo in qualche occasione. La vittoria a sorpresa di Haga nella crono conclusiva mitiga un po’ l’amaro in bocca.

TREK SEGAFREDO: 7
Un Giro da incorniciare grazie alle imprese di Ciccone, confermatosi il miglior prospetto italiano per le corse a tappe e un Mollema sempre in prima linea, alla fine premiato dall’ennesima Top 10 in un grande Giro. Con questa intelaiatura, se arrivassero Nibali e Caruso, sarebbe una squadra da urlo.

UAE TEAM EMIRATES: 8
Senza Aru sembrava un team destinato a puntare tutto sulle volate di Gaviria e il colombiano non ha fallito. Poi sono arrivati gli exploit di Valerio Conti e Jan Polanc, a lungo in maglia rosa, a impreziosire un Giro oltre le aspettative.
Credito foto: giacomo_podetti_per_valdisolebikeland_vitesseonline.it
Credito foto homepage: giacomo_podetti_per_valdisolebikeland_vitesseonline.it
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