In termini nutrizionali, addolcire il caffè aggiungendo un cucchiaino di zucchero di canna al posto del classico cucchiaino di zucchero bianco è in pratica la stessa cosa. Ci sono appena una o due calorie di differenza: una quota decisamente irrilevante. È pur vero che nello zucchero di canna, diversamente dallo zucchero raffinato, sono presenti particolari vitamine e minerali, ma in quantità così basse da essere ininfluenti nella dieta giornaliera.
Ciononostante, non mancano le differenze tra i due tipi di zucchero. Quello di canna, ad esempio, si ricava dal fusto di una pianta tropicale con procedimenti del tutto naturali. Per contro, lo zucchero bianco è estratto dalla radice della barbabietola, servendosi anche di reagenti chimici che potrebbero alimentare il timore della presenza, nel prodotto finale, di sostanze potenzialmente dannose per la salute. A questo proposito, però, è bene ricordare che la legislazione italiana prevede controlli specifici e molto rigorosi a tutela del consumatore. Infine, un'ulteriore elemento di valutazione nella scelta dello zucchero riguarda la zona di produzione, che per la barbabietola coltivata in Italia è a “chilometri zero”, mentre la canna da zucchero è importata da paesi tropicali dell'Asia o dell'America centro-meridionale.