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VUELTA A SAN JUAN: UN QUESITO TECNICO
di CicloZeman (scrivi a info@ciclosportservice.it)
Nei giorni scorsi un nostro affezionato lettore, Denis Taricco, ci ha inviato un interessante quesito relativo alla Vuelta a San Juan: “Guardando le immagini della tappa a cronometro di martedì 29 gennaio, vinta da Alaphilippe, ho subito notato che i corridori utilizzavano telai che usano normalmente nelle tappe in linea, allestiti al massimo con ruota posteriore lenticolare. Non avevano neanche le appendici da crono al manubrio. Sapreste dirmi il motivo per cui non hanno utilizzato bici da cronometro? Quello che ho pensato io è che il regolamento vieti esplicitamente di utilizzarle, oppure che tutte le squadre abbiano stretto un accordo per questioni logistiche, in modo da evitare di portare in trasferta almeno 2 bici in più per ogni corridore per una crono di soli 12 km”.
 
Denis ha parzialmente centrato la risposta proprio accennando al numero di bici portate dalle varie squadre: la trasferta in Argentina è obiettivamente onerosa considerando che siamo all’inizio della stagione e che la gara sudamericana, diversamente dal Tour Down Under in Australia, non fa parte del World Tour né è associata ad altre gare (almeno per le principali squadre che infatti, a differenza di quanto avveniva in passato, hanno disertato la Vuelta a Tachira in Venezuela anche per la difficile situazione politica locale), quindi hanno scelto una soluzione economico-tecnica di convenienza. Ma non è tutto.
 
Bisogna infatti considerare, come abbiamo accennato, che siamo ancora ad inizio anno e che la condizione dei vari corridori è ancora approssimativa e in crescita. Utilizzare una bici specifica, oltretutto per una crono breve, non avrebbe dato nulla all’obiettivo specifico di ogni atleta, al di là del risultato, ossia migliorare la propria condizione fisico-tecnica, quindi l’utilizzo della normale bici da strada comportava uno sforzo ulteriore, che sicuramente avrebbe accresciuto la resa a lungo termine. Il fatto che a vincere la tappa completamente pianeggiante sia stato Julian Alaphilippe (sotto nella foto) che non è propriamente un passista specialista delle prove contro il tempo, è indicativo del valore tecnico della prova, sempre relativamente al periodo della stagione.
Credito foto: Tim De Waele/Getty Images
Credito foto homepage: pixabay.com/it/users/pexels-2286921/
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