La corsa a tappe araba è stata un vero festival dei velocisti, alla fine molti tornano a casa con un successo parziale, da Fernando Gaviria a Caleb Ewan, da Sam Bennett a Elia Viviani il quale, comunque ha fatto vedere di avere quel qualcosa in più rispetto agli altri, anche se per vincere tutto deve funzionare al meglio a cominciare dalla perfetta lettura della volata, cosa che nell’ultima tappa non c’è stata.
Il weekend ha dato anche il via alla stagione delle classiche belghe con due appuntamenti di richiamo, l’Omloop Net Nieuwsblad valido per il World Tour e la Kuurne-Bruxelles-Kuurne. Le due corse hanno confermato, se mai ce ne fosse stato bisogno, che nelle classiche d’un giorno la Deceuninck QuickStep è uno schiacciasassi, padrone quanto e più del Team Sky nelle corse a tappe, capace di proporre un diverso vincitore per ogni gara in base alle caratteristiche del percorso. Ecco così che la prova del World Tour vede riemergere il campione slovacco Zdenek Stybar, capace non solo di promuovere l’azione decisiva a 25 km dalla conclusione tagliando così fuori i velocisti, tra cui un deluso Trentin, ma anche di anticipare la volata finale staccando così di 9” i padroni di casa Greg Van Avermaet e Tim Wellens. La Kuurne-Bruxelles-Kuurne ripropone invece ai massimi livelli il lussemburghese Bob Jungels, che in una giornata climaticamente terribile ha replicato la sua azione decisiva alla Liegi dello scorso anno precedendo di 12” il britannico del Team Sky Owain Doull e l’olandese Niki Terpstra, che già sente aria di Classiche del Nord dove partirà tra i grandi favoriti. Bilancio italiano negativo, anche perché lo stesso Trentin ma anche Sonny Colbrelli partivano con grandi ambizioni.
Per il resto, la settimana ha messo in evidenza un corridore eritreo, Merhawi Kudus, vincitore da dominatore del Giro del Ruanda. Kudus è uno dei corridori africani entrati nel ciclismo che conta, potendo correre nel Team Astana che con la sua vittoria ha dimostrato di avere investito bene, trovando un elemento che potrà essere molto utile anche in prove di ben altro spessore agonistico. I francesi intanto continuano nella loro attività interna e alla Royal Bernard Drome Classic è tornato a vincere Alexs Vuillermoz, l’ex biker che per capacità potrebbe essere un fattore soprattutto nelle prove altimetricamente più aspre. Intanto nella corsa di casa ha conquistato un’incoraggiante vittoria con 3” sul figlio d’arte Madouas e l’ex maglia a pois Barguil, con il mai domo Giovanni Visconti buon quinto a 13”.