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GIRO D'ITALIA, TANTE STELLE PER UNA ROSA
di CicloZeman
Le carte, intese come elenco dei partecipanti e percorso, dicono che l’edizione del Giro d’Italia che scatterà il prossimo 11 maggio potrebbe essere la più bella e incerta da tantissimi anni a questa parte. Il responso potrà darlo solamente la strada, ma certamente guardando ai roster delle squadre emerge un eccezionale equilibrio, con tanti pretendenti alla maglia rosa e molto team costruiti con grande attenzione per l’obiettivo finale. Proviamo a studiare possibilità ed aspettative di ogni squadra:

AG2R LA MONDIALE: Pur partendo un po’ nascosta, la squadra francese potrebbe avere in Tony Gallopin un outsider in grado di scalare la classifica, soprattutto se troverà collaborazione in Alexis Vuillermoz.

ASTANA: In salita è uno dei team più attrezzati, il colombiano Miguel Angel Lopez può puntare al massimo obiettivo se saprà tenere a cronometro (difficile) e fare la differenza nei tapponi, supportato dagli iberici Pello Bilbao e Ion Izagirre.

BAHRAIN MERIDA: Anche il sogno di Vincenzo Nibali dipenderà molto dalla sua resa nelle tappe contro il tempo, ma soprattutto dalla sua proverbiale fantasia. La squadra è attrezzatissima con Damiano Caruso e Domenico Pozzovivo pronti a supportarlo.

BORA HANSGROHE: Uno dei team più affascinanti: sulla carta si lavora per gli sprint del tedesco Ackermann, ma anche Benedetti e Formolo possono prendersi belle soddisfazioni e l’austriaco Konrad può puntare alla Top 10.

CCC TEAM: Qui invece c’è il rischio di fare tappezzeria. Si lavorerà molto per le fughe d’inizio tappa, anche se sarebbe bello vedere svettare in uno sprint il talentuoso Jakub Mareczko, chiamato alla sua consacrazione.

DECEUNINCK QUICKSTEP: Tradizionalmente la squadra più forte nelle classiche non gioca mai ruoli di primo piano nei grandi giri, ma Viviani parte favorito fra gli sprinter e il lussemburghese Jungels potrebbe anche sorprendere in ottica classifica.

DIMENSION DATA: Sarà l’anno di Giacomo Nizzolo? Il Giro 2019 dovrà dire definitivamente se è uomo da classifica o dovrà semplicemente puntare a un successo di tappa, lo stesso dicasi per il danese Valgren, uscito deluso dalla Campagna del Nord.

EDUCATION FIRST: Anche in questo caso sulla carta non ci sono grandi possibilità, ma il canadese Michael Woods ha mostrato alla Liegi un’ottima forma anche per puntare alla Top 10 e Modolo può sorprendere in qualche tappa pianeggiante.

GROUPAMA FDJ: Qui si lavorerà soprattutto per costruire il treno giusto per le volate di Arnaud Demare mentre Valentin Madouas potrebbe essere l’uomo adatto per qualche colpo di mano, attenzione anche all’olandese Ramon Sinkeldam.

KATUSHA-ALPECIN: E’ la grande occasione di Ilnur Zakarin, chiamato alla sua consacrazione, ma la sensazione è che il russo dovrà essere bravo a leggere la corsa e appoggiarsi ad altri, la squadra non sembra ben attrezzata per supportarlo.

LOTTO SOUDAL: Un altro dei team più intriganti: Caleb Ewan può andare a caccia di sprint, Tomasz Marczynski è pronto a sorprendere nelle tappe frastagliate, attenzione poi al primatista dell’ora Victor Campenaerts e non solo per le tappe a cronometro...

MITCHELTON SCOTT: Simon Yates, dopo il parzialmente grande Giro 2018 e la vittoria alla Vuelta, parte come uno dei grandi favoriti, Nieve sarà il suo braccio destro, quale ruolo giocherà questa volta Chavez, la cui ascesa si è arrestata proprio all’ultima corsa rosa?

MOVISTAR: La rinuncia dell’ultim’ora dell’iridato Valverde potrebbe anche essere una fortuna, dando a Mikel Landa tutta la responsabilità nella gestione della squadra per andare a caccia del successo finale. Attenzione anche all’ecuadoriano Carapaz.

TEAM JUMBO VISMA: Primoz Roglic parte come uno dei grandi favoriti, dopo aver dominato nelle prove a tappe medie, è arrivato il momento del grande colpo. La rinuncia per infortunio di Robert Gesink gli toglie però il principale appoggio per le tappe in salita.

TEAM INEOS: L’ex Team Sky parte come sempre con il ruolo di guida della corsa, ma l’improvviso forfait di Bernal lascia la squadra senza guida. Si punterà sul giovane Sivakov, russo di belle speranze ma forse ancora acerbo per la Rosa. E che ruolo potrà vestire Moscon, grande delusione delle classiche di primavera?

TEAM SUNWEB: Tom Dumoulin (sotto nella foto), primo nel 2017 e secondo nel 2018, torna per riconquistare il titolo, il problema è sempre la squadra che non sembra fra le più forti, ma questa volta c’è un Oomen in più, ciclista in grande ascesa.
TREK SEGAFREDO: Bauke Mollema è uno fra i corridori più effervescenti del panorama internazionale, lo vedremo spesso protagonista in salita, chissà se basterà per puntare alla classifica. Per le volate fari puntati su Matteo Moschetti.

UAE TEAM EMIRATES: Senza Aru, la squadra sembra dover dirottare le sue ambizioni sulle volate del colombiano Gaviria, ma le ultime uscite di Valerio Conti lasciano intendere che il romano possa anche far bene in classifica, se saprà gestirsi.

ANDRONI SIDERMEC: Chiamata a movimentare le prime fasi delle tappe, la squadra di patron Savio potrebbe anche avere ambizioni più alte, soprattutto puntando su Fausto Masnada, uno dei migliori prospetti del ciclismo italiano.

BARDIANI CSF: Tanti giovani nella squadra Professional, finora poco appariscente in stagione e alla quale si chiede innanzitutto coraggio nel mettersi in mostra, non solamente lontano dal traguardo. Covili e Simion le punte per cercare la grande sorpresa.

ISRAEL CYCLING TEAM: La prepotente crescita di Davide Cimolai nelle ultime settimane, con il 4° posto al GP di Francoforte come perla, potrebbe spingerlo a recitare un ruolo di primo piano, almeno in qualche tappa movimentata.

NIPPO FANTINI: Altra squadra chiamata a smuovere le acque nelle tappe pianeggianti, sperando sempre che Moreno Moser ritrovi l’antica verve. La sorpresa potrebbe arrivare da Nicola Bagioli, messosi in evidenza in più di una corsa quest’anno.
Credito foto: cyclingnews.com
Credito foto homepage: giroditalia.it
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