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VDP ASSENTE, BRILLA AERTS
di Gabriele Gentili
Weekend di ciclocross che, dopo il dominio incontrastato di Mathieu Van der Poel nelle ultime prove internazionali, ha riportato il movimento alle prime gare della stagione, in assenza dell’olandese che si è preso un periodo di pausa, programmato in un’annata dove ha detto chiaramente di puntare solo alle prove titolate e di preservare un po’ di energie in vista della delicatissima stagione 2020 imperniata sulle classiche su strada e sul sogno olimpico in Mtb. Assenza del campione mondiale ed europeo, i rappresentanti della scuola belga sono tornati quindi a svettare e hanno caratterizzato con una prestazione altamente spettacolare la tappa del Superprestige disputata a Zonhoven (BEL), tappa classica della giornata dell’Immacolata.

Lotta serrata fra il campione del Belgio Toon Aerts (Telenet Fidea) (all'arrivo nella foto della homepage) e Laurens Sweeck (Pauwels Sauzen Bigoa) i quali hanno fatto il vuoto già al secondo giro, portandosi dietro il compagno di colori di Aerts, Quinten Hermans. Il loro ritmo non era però così insostenibile e da dietro sono rientrati più corridori tanto che il britannico Tom Pidcock (Trinity) ha cercato di fare la differenza nella parte centrale. Nella seconda parte di gara Aerts ha però ripreso il comando delle operazioni sfruttando la sua superiorità fisica sui tratti più duri e una caduta di Pidcock gli ha permesso di scavare un solco di una quindicina di secondi sugli avversari. Sweeck a quel punto ha rotto gli indugi ed è andato a riprendere il rivale. I due si sono giocati tutto nella tornata conclusiva. Sweeck contava di attaccare sul tratto in sabbia, quello a lui più favorevole, ma la fatica del recupero si è fatta sentire e improvvisamente Sweeck è caduto lasciando così Aerts libero di andare a vincere con 28” sul delusissimo rivale, al suo sesto secondo posto della stagione. Terzo un anonimo Eli Iserbyt (Pauwens Sauzen Bingoal) a 34”. In 23esima posizione l’azzurro Jakob Dorigoni (Selle Italia Guerciotti Elite) a un giro, a conferma della differenza ancora esistente fra la scuola italiana e quelle di maggior rilievo.

Discorso diverso fra le donne dove pur mancando l’appuntamento con la vittoria, le azzurre hanno confermato di poter recitare un ruolo di primo piano, anche se è sempre più difficile trovare spazio contro l’armata olandese. A Zonhoven ha ritrovato la vittoria l’ex campionessa europea Annemarie Vorst, troppo spesso sacrificata per le compagne di squadra. Questa volta la portacolori della 777 ha avuto il supporto delle altre, ma ha dovuto sudare le proverbiali sette camicie per avere ragione della connazionale Ceylin Del Carmen Alvarado (Corendon Circus), battuta solamente in volata. Terza la campionessa europea Yara Kastelijn davanti all’azzurra Alice Maria Arzuffi, autrice di un’ottima prestazione chiusa a 20” dalla vincitrice, un po’ anonima invece la vicecampionessa europea Eva Lechner (Creafin Fristads), solo 12esima a 2’14”.

Il giorno prima era in programma il classico appuntamento di Essen, dove sono emersi corridori finora meno vincenti, come l’ex iridato di categoria Quinten Hermans, primo con 57” sul solito Sweeck e 1’35” su Pidcock e l’ex pluriridata Marianne Vos (CCC Liv) prima con un minuto netto sulla sorprendente ungherese Kata Blanka Vas e 1’07” sulla britannica Anna Kay (Ezperza Pro).

In Italia appuntamento a Faé di Oderzo (TV) per la 18esima edizione del Ciclocross del Ponte, appuntamento classico dell’8 dicembre divenuto ormai una delle prove centrali della stagione italiana. La gara, valida quale quarta prova del Master Cross Selle SMP, è una delle poche che attira anche corridori stranieri, in particolare il belga Vincent Baestaens (Hens-Maes) che ne ha fatto un suo terreno di conquista. Il belga si è presto isolato dal gruppo portandosi dietro u brillante Gioele Bertolini (Cervelo FSA) e il ceko Michael Boros, che però ha ceduto prima delle battute finali. Nell’ultimo giro Baestaens ha meglio interpretato le curve decisive guadagnando quel tanto che bastava per fare tris di successi battendo di 2” il campione italiano, apparso in crescita di condizione. Terzo Boros a 10”, distacco sotto il minuto anche per lo svizzero Simon Zahner (EKZ) a 21” e per Filippo Fontana (Carabinieri) a 44”. In campo femminile conferma della superiorità nazionale di Francesca Baroni (Selle Italia Guerciotti Elite) prima con 29” su Rebecca Gariboldi (Team Cingolani), terza Gaia Realini (Vallerbike) a 1’08”. Domenica altra prova internazionale a Vittorio Veneto, dove il Master si concluderà.
Credito foto homepage: hln.be
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