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CLASSICI ADATTATI
di Enrico Monti
TALLONE DI ACHILLE. Anche il povero Achille lo sapeva, guai a scoprire davanti al nemico il proprio tallone! In bici è la stessa cosa, appena si spargerà la voce che il vostro punto debole è... non passerà giorno o corsa che qualcuno tenterà di verificare quanto c’è di vero dietro alle dicerie. Le debolezze sono umane e purtroppo in un campo di gara il tutto viene sempre condito da un pizzico di cattiveria. Così se si dirà in giro che la vostra forma fisica in quel periodo non è al top statene certi che anche lo scemo del villaggio proverà a staccarvi già dall’ingresso in griglia. Oppure se la solita vocina girerà tra il popolo affermando che il vostro stile di guida sul bagnato è fallimentare aspettatevi
che dai piani alti dei condomini una serie di sicari butterà giù bidoni e mastelle d’acqua nel viale dell’arrivo. Ancora peggio se la solita Radio Corsa denuncerà la vostra scarsa tenuta sotto il caldo: pagheranno giudici e amministratori locali per far partire la manifestazione a mezzogiorno e mezzo con l’asfalto che si taglia al passaggio delle gomme... e se poi si sapesse che il vero tallone è...
 
... LO SGUARDO DI VENERE. Sarebbe veramente una baracca! Decine di cubiste e donne di facili costumi casualmente si troverebbero a passare sul tracciato coperte di sola vergogna. Magari dopo una curva da prendere a radicchio vi trovereste un poster a grandezza naturale di Cicciolina e del suo serpente. O se no farebbero il tesserino a una modella di intimo con il numero attaccato sul perizoma. Pensate quel che volete ma la scorrettezza e la antisportività sono nel DNA di ogni corridore che si rispetti e l’abbassamento verticale del senso del pudore gioca a loro favore. Che freccia vi resta al vostro arco se non...
... IL FULMINE DI GIOVE. Dopo tante marachelle contro di voi vi sentite in dovere di rispondere di conseguenza, però attenti a passare dalla parte del torto. Infatti utilizzare un teser per spaventare il vicino o chi vi impedisce di godere appieno del vostro sport e del vostro relax ci stà, un po’ meno di ridurre come polli arrosto gli antisportivi. Siate dei signori, mettetela sul ridere, godetevi lo spettacolo e il cinema che i vostri rivali proiettano sul campo di gara. Ma il teser no, per favore! Magari fa reazione con il pastiglione e vi ritrovate con un ciclo leso sulla coscienza. 
Se proprio non resistete è sufficiente una spruzzata di estratto di labrador in calore sulle gambe e una goccia di “latrato d’amore”. La natura farà al vostro posto giustizia e voi ne uscirete con le mani pulite, anche Giove in fondo è sempre stato un padre paziente.
Credito foto: pixabay.com/it/users/artsybee-462611/ - tumisu_da_pixabay
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