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E ora che succede? Quando si parla del Team Sunweb in funzione della stagione 2020, tutti si chiedono quali saranno le ambizioni e soprattutto le possibilità della squadra all’indomani dell’uscita di scena del suo leader Tom Dumoulin, approdato alla Jumbo Visma. Il team era disegnato su di lui, sulle sue aspirazioni per i grandi Giri e la sua partenza cambia profondamente gli equilibri della squadra, influendo sugli obiettivi. Inutile nasconderlo: il nuovo Team Sunweb è una formazione che potrà dire la sua nelle classiche, molto meno nelle grandi corse a tappe, soprattutto continuando ad aspettare l’esplosione di Wilco Keldermann che aveva tanto fatto sognare i tifosi olandesi nella Vuelta del 2017, ma che poi non ha minimamente tenuto fede alle aspettative.
I dirigenti della società questo lo sanno e hanno pensato prima di tutto a rafforzarsi per le prove d’un giorno, proponendo valide alternative all’australiano Michael Matthews, che resta comunque una punta di diamante, per la sua capacità di emergere su percorsi pianeggianti ma anche su tracciati più complessi come le sue ripetute vittorie fra 2018 e 2019, soprattutto in Canada, hanno dimostrato. Matthews può far bene anche nelle brevi corse a tappe, che non propongano grandi salite, ma insieme a lui i dirigenti del team hanno inserito il belga Tiesj Benoot, ottimo specialista per tutte le classiche primaverili, che nella campagna del Nord potrà fare molto bene, inoltre si punta molto sulle qualità del campione svizzero Marc Hirschi, ex iridato Under 23 che nel suo primo approccio con il ciclismo che conta ha mostrato di essersi subito ambientato, soprattutto nella seconda parte di stagione.
La sensazione è che per il Team Sunweb il 2020 sarà comunque un anno di transizione e anche in questa ottica va vista l’abbondante campagna acquisti della squadra, che ha portato al suo interno finora ben 11 nuovi corridori fra cui ben 8 neoprofessionisti. Fra loro c’è anche il campione europeo Under 23 Alberto Dainese e per l’azzurro questa potrebbe essere una ghiotta opportunità, non avendo davanti a sé grandi velocisti in squadra, per ritagliarsi da subito un ruolo importante. E’ chiaro che non gli si potrà chiedere subito la luna, ma vederlo davanti magari in qualche tappa di corse medio-brevi sarebbe già un bel segnale.
Poi, tornando all’aspetto generale, la riuscita del futuro starà molto a tutti gli interpreti della squadra, alla loro voglia di mettersi in mostra per emergere, di inventarsi azioni importanti, facendo del Team Sunweb una sorta di mina vagante ad ogni latitudine.
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