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LE INTERMINABILI FESTE DEL CICLOCROSS
di Gabriele Gentili
Ancor più che gli sport invernali, è il ciclocross la disciplina regina nel periodo delle feste natalizie: il calendario non si è fermato praticamente mai, offrendo una gran quantità di gare distinte fra le principali challenge. A ben guardare, gli esiti finali non si sono poi discostati molto fra una gara e l’altra, ma d’altronde le gerarchie sono chiare, in campo maschile ancor più che fra le donne, con la pattuglia belga pronta a raccogliere le “briciole” lasciate da Mathieu Van Der Poel in attesa della piena auspicata ripresa di Wout Van Aert.

Si è cominciato con la prova di Coppa del Mondo a Namur (BEL) dove l’olandese ha inflitto 55” a Toon Aerts (BEL) e 1’14” al sorprendente connazionale Corne Van Kessel. Quattro giorni dopo, nel tradizionale appuntamento di Santo Stefano a Zolder-Heusden (BEL) ancora per la Coppa del Mondo, VDP ha certamente sofferto di più per avere ragione della coppia belga formata da Laurens Sweeck e Quinten Hermans, staccati di 6”. Il giorno dopo replica a Loenhout (BEL) per il DVV Trofee dove si è rivisto il dominatore d’inizio stagione Eli Iserbyt (BEL), finito a 9” dall’iridato olandese, ma dove soprattutto i tifosi locali si sono infiammati per il ritorno, a 6 mesi dal grave infortunio riportato al Tour de France, dell’ex iridato Van Aert, subito protagonista con un bel quinto posto a 14” dal vincitore. Solo due giorni di sosta e poi appuntamento a Diegem per il Superprestige con replica dell’esito di Loenhout, ancora 9” a favore di Van Der Poel su Iserbyt, terzo il redivivo Vanthourenhout (BEL) a 28”. Il primo dell’anno tappa a Baal (BEL) per il DVV Trofee per la prova tanto cara al campionissimo Sven Nys e ancora successo di VDP su Iserbyt, 23” il distacco finale con terzo posto a favore del britannico Thomas Pidcock a 41”. Domenica quindi la tappa nel parco dell’Università di Bruxelles e distacco di Iserbyt dal dominatore arancione salito a 30”, con terzo ancora Van Kessel a 38”. Insomma, l’ennesima dimostrazione che contro “the flying dutchman” in questo momento c’è ben poco da fare…

Un po’ diverso il discorso riguardante le donne, dove sicuramente c’è più concorrenza almeno all’interno del movimento olandese, che esattamente come avviene su strada domina la scena, ma almeno con elementi diversi. A Namur a vincere era stata Lucinda Brand, con 16” su Ceylin Del Carmen Alvarado e 1’21” su Annemarie Worst. A Heusden-Zolder stesso podio ma con le atlete racchiuse in 13” e con l’azzurra Eva Lechner buona settima a 34”. A Loenhout vittoria per la Alvarado davanti all’iridata belga Sanne Cant, in crescita di condizione, a 1’45” con la Worst terza a 1’48” e le nostre Arzuffi e Lechner quinta e sesta. A Diegem è toccato alla Worst battere in una splendida volata la Alvarado, terza la campionessa europea Yara Kastelijn a 8” e la Arzuffi ancora sesta a 1’07”. A Capodanno nuovo successo per la Alvarado a Baal, questa volta la volata è vincente sulla Brand con la Worst a 4” e la Lechner quinta a 1’57”. A Bruxelles ancora prima la campionessa europea U23, a 9” la Worst e a 1’12” la Cant, le azzurre Lechner e Arzuffi ottava e decima rispettivamente. Il cammino di avvicinamento ai Mondiali è ancora lungo, ma appare difficile togliere il primato alle arancioni, a meno di una lotta fratricida sulla quale confidano tutte le avversarie.

Credito foto homepage: cyclingnews.com

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