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LONGO BORGHINI, ALL'EUROPEO CI HAI FATTO SOGNARE
di CicloZeman
Annemiek Van Vleuten e Elisa Longo Borghini: l’estate piuttosto scarna del ciclismo femminile, decisamente meno attivo dei colleghi maschi, si è incentrata su questi due nomi, protagonisti assoluti della gara europea. E’ vero, il titolo è andato all’olandese pigliatutto, capace di attacchi ai quali nessuna riesce a rispondere se la strada si rizza sotto le ruote, ma l’azzurra ha messo in mostra a Plouay (e non solo) una condizione fisica straordinaria, che non aveva più conosciuto dai tempi del bronzo olimpico a Rio 2016. In terra francese non solo l’azzurra è riuscita a rispondere più all’olandese, ma con la sua condotta spregiudicata ha dato scacco matto all’altra olandese Blaak e alla polacca Niewiadoma, per due volte agganciatesi alla coppia di testa e per due volte staccate proprio per merito della Longo Borghini, che come aveva fatto nella gara olimpica ha corso sapendo di non poter vincere, ma di poter mettere al sicuro il podio. Nella volata a due non c’è stata storia, ma il suo argento ha un sapore dolcissimo.

Solo due giorni dopo le protagoniste della gara continentale sono tornate a gareggiare per La Course du Tour, valida per il World Tour. La Van Vleuten, per due volte vincitrice in passato della gara, ha fatto selezione nel gruppo, senza però riuscire a rimanere da sola come nei suoi propositi. Si è formato un sestetto, con l’olandese Marianne Vos (CCC Liv) che appariva netta favorita e la Niewiadoma che mai ha tirato contando di avere più energie nel finale. Unico team ad avere due elementi nel sestetto di testa era la Trek Segafredo, con la Longo Borghini e la britannica Elizabeth Deignan, che in Francia proprio poco prima degli Europei aveva vinto la gara di riapertura del World Tour, il GP de Plouay. Sulle strade di Nizza, la Longo Borghini ha compiuto un altro capolavoro lanciando un attacco forsennato all’ultimo km che ha costretto la Vos a impostare la volata lunga, finendo così infilata dalla Deignan. Per l’azzurra sesto posto finale, condito dai complimenti non solo della compagna ma anche delle avversarie messe in crisi dalla sua scelta strategica.

Archiviata l’intensa settimana francese, il ciclismo femminile ha iniziato da qualche giorno la principale corsa a tappe del calendario internazionale: il Giro d’Italia. 24 le squadre al via con fra loro tutte e 8 le formazioni del World Tour, in gara su 9 tappe da Grosseto fino a Montecorvino nel Foggiano. Un percorso ideale per la Van Vleuten per fare il bis dello scorso anno e preparare al meglio la difesa della maglia iridata della settimana successiva a imola, ma le insidie non mancano, soprattutto se le avversarie sapranno magari coalizzare i propri interessi per spodestare l’assoluta dominatrice del ciclismo femminile.

Credito foto:Luc Claessen/Getty Images/organizzatori

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