"All'incontro di Aigle con David Lappartient, presidente UCI, ho parlato di ciclismo eroico, di ciò che abbiamo attivato in un quarto di secolo, dell'idea di recuperare strade dimenticate, a partire da quelle senza asfalto, veicolando un messaggio di ricerca di libertà nella sicurezza.
Intorno agli sviluppi clamorosi di un evento come l'Eroica, si sono riconosciute migliaia di persone nel mondo e si è riscoperto un giacimento di passione pronta a nuove evoluzioni come la proposta nel 2007 per una gara di professionisti che sembrava folle (Strade Bianche) ed oggi è World Tour.
Lavoriamo per il recupero della bicicletta come riscoperta dell'avventura e dell'imprevisto, del viaggio, capace di proporre giovani eroi sorridenti, che mangiano e bevono un buon bicchiere di vino.
Stiamo sicuramente tra i padri spirituali del fenomeno Gravel, che indica un'altra via con gli stessi obiettivi.
Oggi siamo ufficialmente un riferimento nel disegnare i tratti di una nuova comunità del ciclismo, come alternativa anche culturale ai dettami delle iper preparazioni, in un ciclismo sempre meno capace di scaldare i cuori.
Su questi temi e su questa strade, Eroica ha posto i suoi traguardi e credo stia restituendo il ciclismo alla passione di molta gente”.
CALENDARIO 2020