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ABBIAMO RITROVATO UNA CAMPIONESSA
di Gabriele Gentili
Eva Lechner, chi si rivede. L’ultimo appuntamento dell’anno con la Coppa del Mondo di ciclocross a Namur (BEL) ci restituisce a pieno titolo una campionessa che da due anni davamo per scomparsa. La cura Luca Bramati inizia a dare i suoi frutti, l’ex grande campione di ciclocross e Mtb (due vittorie in Coppa del Mondo per il bergamasco) che l’ha presa sotto la sua ala nel momento più basso della sua carriera sta restituendoci una campionessa innanzitutto sui prati, ma contiamo che ciò avvenga anche nella Mtb con la lunga prospettiva di Tokyo 2020. A Namur la Lechner (nella foto della homepage) ha davvero sfiorato la vittoria, sfuggita è più che per la forza delle britanniche Richards, prima, e Brammeier, seconda, per due forature nelle quali è incorsa nel finale. Ma quando tutti la davano per spacciata, pensando ai suoi soliti cedimenti nel finale, la Lechner ha tirato fuori gli artigli andando a riprendere l’americana Compton stappandole di forza il podio. Buona prova anche per l’altra azzurra Alice Maria Arzuffi, decima, mentre è stata una giornata no per la belga Sanne Cant, la campionessa mondiale giunta solo 12esima. Da notare la presenza nella Top 10 di altre campionesse della Mtb come la francese Pauline Ferrand Prevot, quinta, e la svizzera Jolanda Neff, settima. Si preannunciano Mondiali incerti come non mai. Per la Lechner intanto il podio di Coppa è ora lontano solo 30 punti.

I padroni di casa belgi si sono rifatti nella gara maschile, che potrebbe dare una svolta all’intera stagione, fin qui dominata dall’olandese Mathieu Van Der Poel, ma finalmente la “remuntada” di Wout Van Aert, il campione del mondo, pare compiuta. Nella gara di casa non è stata stavolta la sfortuna a limitare il tulipano, quanto l’effettiva forza del belga, che nella prima parte ha tenuto a bada gli sforzi di Van Der Poel per poi andare via di forza con l’olandese superato anche dall’altro belga Toon Aerts. Un cambio della guarda nelle gerarchie con l’avvicinarsi dei Mondiali? E’ forse presto per dirlo, ma certamente questa gara aggiunge pepe a una sana rivalità che nella rassegna iridata, che si svolgerà in casa dell’olandese, avrà il suo apice. In chiave italiana prova da dimenticare per Gioele Bertolini, che incappando in una caduta a inizio gara è rimasto nelle retrovie finendo 34°, preceduto anche da Marco Aurelio Fontana, tornato in Coppa e autore di un 31° posto che vale molto di più del piazzamento in questione. Risultati migliori per gli azzurri nelle prove di categoria, con Filippo Fontana nono fra gli junior dove ha vinto lo svizzero Loris Rouiller e per Jakob Dorigoni addirittura 5° non lontano dal vincitore, il britannico Thomas Pidcock.
Il giorno precedente la tappa di Namur, nella vicina Anversa era andata in scena la quinta tappa del DVV Trofee, la challenge con classifiche a tempi. Qui già si erano avute avvisaglie della ritrovata efficienza di Van Aert, in fuga per tre giri e frenato solo da una scivolata che consentiva a Van Der Poel di rientrare e allungare nel giro conclusivo su un tratto sabbioso per andare a cogliere la sua quarta vittoria nella storia della gara, chiudendo davanti a Van Aert e Laurens Sweeck, consolidando così il suo già cospicuo vantaggio nella classifica generale. Fra le donne prima la Cant davanti alla Compton e a Helen Wyman (GBR), sempre leader della graduatoria generale, da sottolineare il ritorno della pluriiridata Marianne Vos (NED), ottava a 2’10”. Fra gli Under 23 primo il belga Eli Iserbyt, fra gli junior primo successo stagionale per l’altro belga Wout Veroorte.
Credito foto: sellesmp.com - cyclingnews.com
Credito foto homepage: https://www.facebook.com/Eva-Lechner-187492471286011/
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