Email not displaying correctly? View it in your browser
RITORNA ALLA NEWSLETTER
ARU, TRICOLORE DI FORZA
di cicloZeman
Che Fabio Aru fosse in forma si era capito al Giro del delfinato quando aveva tenuto le ruote dei favoriti del prossimo Tour de France. Che potesse conquistare la maglia tricolore a Ivrea era presumibile, viste le caratteristiche del percorso ma che lo potesse fare con l’autorità messa in mostra sul circuito piemontese no, e questa è la migliore notizia in vista dei Tour dove il sardo potrà recitare un ruolo importante, se la sua condizione resterà almeno tale per tutto il mese di luglio. Aru veniva da un inizio stagione molto difficile: la frattura alla clavicola l’aveva costretto a rivedere i suoi piani con la rinuncia al Giro d’Italia e un Tour da preparare da zero, poi è arrivata la tragedia di Michele Scarponi a gettarlo nello sconforto e con lui tutta la squadra. Pian piano però le gambe hanno cominciato a girare e ad acquisire elasticità e potenza che ora scarica sui pedali.
 
A Ivrea Aru è stato abilissimo a controllare la corsa nella prima parte trovando in Dario Cataldo un gregario prezioso, che prima ha scremato il gruppo nei primi due dei quattro giri del circuito, nel terzo ha portato via la fuga decisiva con tutti i favoriti: Gianni Moscon (Team Sky), Damiano Caruso (Bmc), Rinaldo Nocentini (Portugal/Tavira), Gianluca Brambilla (Etixx-QuickStep), Diego Ulissi (UAE Emirates) e Vincenzo Nibali (Bahrain-Merida). Quest’ultimo si sapeva non essere in forma, dopo il Giro ha staccato la spina e sta ripartendo solo ora con obiettivo la Vuelta e quando ha visto forzare ancora i ritmi ha mollato insieme a Brambilla. Aru intanto non ha aspettato neanche il tratto più duro per andar via, lasciando letteralmente sul posto gli avversari e affrontando anche la discesa in maniera molto brillante, per chiudere con una quarantina di secondi su Ulissi che in volata regolava Nocentini, Caruso e Moscon, questi ultimi due confermatisi in ottima forma e pronti per un Tour importante.
 
Tra i promossi della settimana non si può non annoverare Gianni Moscon, tricolore a cronometro e protagonista in linea. Il corridore del Team Sky è in questo momento l’atleta più valido per le prove di un giorno, il più duttile in base ai percorsi, anche se gli manca quello spunto in volata spesso decisivo per fare la differenza, ma i suoi risultati dimostrano che il 5° posto alla Roubaix non era stato un caso. Fra le donne non si può passare sotto silenzio la doppietta di Elisa Longo Borghini, la medagliata dei Giochi di Rio 2016, una carta sicura del ciclismo femminile che nel suo complesso continua a crescere (molto più che quello maschile…) e che in Letizia Paternoster ha un altro grande talento in via di esplosione.
 
I NUOVI CAMPIONI ITALIANI IN LINEA
Professionisti: Fabio Aru (Astana)
Donne Elite: Elisa Longo Borghini (Gs Fiamme Oro)
Uomini Elite: Gianluca Milani (Zalf Euromobil Desiree Fior)
Under 23: Matteo Moschetti (Viris Maserati)    (nella foto sotto, il suo arrivo)
Juniores: Alessio Acco (Romagnano Mamis Caffè Guerciotti)
Donne Juniores: Letizia Paternoster (Sc Vecchia Fontana)
Allievi: Antonio Tiberi (Gs Olimpia Valdarnese)
 
A CRONOMETRO
Professionisti: Gianni Moscon (Team Sky Professional)
Donne Elite: Elisa Longo Borghini (Gs Fiamme Oro)
Juniores: Antonio Puppio (Uc Bustese Olonia Verbania)
Donne Juniores: Letizia Paternoster (Sc Vecchia Fontana)
Allievi: Antonio Tiberi (Gs Olimpia Valdarnese)
Credito foto: vitesseonline.it
Credito foto homepage: https://www.facebook.com/fabioaruofficialpage/