La scorsa settimana, si è fatto un gran parlare del lancio della prima bici da corsa a pedalata assistita di Pinarello, ma non per i contenuti, per le caratteristiche o il prezzo, bensì per il tam-tam mediatico propagatosi per via della campagna pubblicitaria nel mercato Nord Americano definito immediatamente sessista! Ecco il messaggio: Emma, la ragazza della porta accanto dice: "ho sempre voluto andare in bici da corsa col mio ragazzo, ma sembrava impossibile. Adesso con la Nytro le cose finalmente cambieranno!" Apriti cielo! La comunità femminista americana insorge: "pubblicità sessista che esalta il maschio mettendo ancora una volta la donna in una posizione di inferiorità". I tweet piovono, cicliste professioniste che si sentono offese e che replicano anche in modo scurrile e diretto, sfidando gli uomini e la Pinarello stessa a tentare di “stargli a ruota”. Alla fine l’ufficio stampa dell’azienda trevigiana si scusa e ritira il messaggio cancellandolo da tutti i social. E’ stato davvero un errore così grave? Noi di diCiclodiNews pensiamo si sia trattato di una sbavatura. Quando si parla delle diversità, della differenza tra i sessi, bisogna prestare grande attenzione! Non vogliamo addentrarci in disquisizioni scientifiche che dimostrano le diversità biologiche, morfologiche e antropologiche dei due sessi o delle differenze socio-culturali tra Europa e Stati Uniti. Più giusto parlare di questa Nytro, del suo significato e del potenziale mercato. Siamo profondamente convinti che il futuro è a pedalata assistita. Soprattutto per il trasporto cittadino ma non solo. Abbiamo solo visto la punta dell’iceberg e molto, moltissimo deve ancora arrivare. La bici da corsa affonda le sue radici nella storia della fatica vera, quella muscolare, quella mentale, quella spirituale, ma non dobbiamo commettere l’errore di collocare la bdc a pedalata assistita, nella categoria di chi non ce la fa, uomo o donna che sia. Abbiamo di fronte un immensa opportunità per ripensare in modo nuovo ed originale il mondo della bici da corsa, anche quando la gamba c’è!
