Email not displaying correctly? View it in your browser
RITORNA ALLA NEWSLETTER
ARU E GLI ITALIANI DELL'UAE TEAM EMIRATES
di CicloZeman
E’ innegabile che, guardando il roster della Uae Team Emirates per il 2018, si ha la netta sensazione che attraverso i suoi destini passa anche buona parte del futuro del ciclismo italiano. Il team guidato dall’esperienza incrollabile di Giuseppe Saronni ha acquisito con Fabio Aru quella punta per le corse a tappe che era sempre mancata alla squadra da quando era cambiata la gestione societaria, subentrata alla Lampre. La squadra, come tutte quelle del World Tour, è un caleidoscopio di nazioni, ma al suo interno ha intorno al campione sardo molti corridori italiani ai quali è richiesta la massima assistenza sia ad Aru per i grandi Giri che alla nuova punta per le classiche, il campione europeo ed argento mondiale Alexander Kristoff, il velocista norvegese arrivato dalla Katusha Alpecin insieme al fidato Sven Erik Bystrom. Con lui ed Aru, la squadra è chiamata a emergere lungo tutto l’arco della stagione.

Aru ha in programma un 2018 di pieno riscatto rispetto alla stagione precedente, segnata da un infortunio a inizio stagione che l’ha fortemente segnato, prima ancora nell’animo. Le vittorie sono arrivate, a cominciare dal titolo tricolore, ma il suo motore era molto limitato e non ha potuto lottare come avrebbe voluto per i grandi traguardi. Messe per ora da parte le ambizioni “gialle”, Aru è intenzionato a rendere dura la vita a Froome al Giro d’Italia, su un percorso durissimo dove tanti sono i posti per tendere agguati al britannico, poi si orienterà sulla Vuelta per riscattare l’opaca ultima edizione e preparare un Mondiale che potrebbe averlo anche fra i protagonisti. Kristoff da par suo sarà la punta per le classiche, già a partire dalla Milano-Sanremo che sembra costruita apposta per le sue caratteristiche, poi la Campagna del Nord e la caccia alle vittorie di tappa per arricchire un palmarés già invidiabile.

L’Uae Team Emirates però non si riduce ai due nuovi acquisti. La squadra ha intanto acquistato altri corridori, a cominciare da un big come l’irlandese Daniel Martin che potrebbe anche andare a caccia di gloria al Tour dove un podio finale non è impossibile. Poi da seguire con attenzione sarà il 22enne bielorusso Alexandr Riabushenko (sotto nella foto), campione europeo U23 nel 2016 e reduce dalla vittoria nel Piccolo Giro di Lombardia. Aru avrà a disposizione corridori di peso come il colombiano Darwin Atapuma, una vera spina nel fianco in salita ma anche passisti come lo sloveno Ian Polanc e Simone Consonni, senza dimenticare Marco Marcato, un ciclista dalla grande esperienza spesso sottovalutato. A proposito di Consonni, insieme a Filippo Ganna potrebbe portare grandi risultati all’Italia dalla pista, settore nel quale il team di Saronni crede fermamente allineandosi alla nuova filosofia fortemente voluta dal cittì azzurro Davide Cassani.

Un capitolo a parte lo merita Diego Ulissi, reduce da un 2017 con molte ombre ma anche con segnali davvero illuminanti come la vittoria nella classica di Montreal. Ulissi ha tutto per emergere nelle classiche, per le quali forse è il più versatile dei corridori italiani, deve solo dimostrare di non accontentarsi e saper interpretare le corse per piazzare il suo spunto vincente quando serve davvero. In tal senso il 2018 sarà un crocevia fondamentale nella sua carriera.
Credito foto: http://www.uaeteamemirates.com/
Credito foto homepage: http://www.uaeteamemirates.com/
Sport Service S.r.l. Milano, Via Smareglia Antonio, 7