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UN MONDIALE MOLTO AZZURRO powered by Sidi
di CicloZeman
Il medagliere dice che l’Italia è seconda, ma la rassegna iridata di Bergen, se edulcorata dalle crono a squadre che riguardano i team e non le nazionali, vede la spedizione azzurra al primo posto assoluto. Merito degli junior che hanno dominato la scena trovando in Elena Pirrone una campionessa assoluta che porta a casa ben due titoli mondiali. Il movimento giovanile è davvero una fucina di talenti, perché accanto alla Pirrone c’è una Paternoster che continua a collezionare medaglie (e quella di Bergen non era la miglior Paternoster, spremuta da una stagione lunghissima tra pista e strada) e una Vigilia che nella crono ha sorpreso tutti. I ragazzi non sono stati da meno con tre medaglie complessive andate a tre atleti diversi, il che conferma la forza del movimento. Le difficoltà vengono adesso: c’è un patrimonio da gestire, ma il passaggio di categoria è un ostacolo altissimo, questi ragazzi vanno protetti e fatti maturare nel giusto modo.
 
La differenza fra junior e Under 23 è evidente: questa categoria non è più quella di alcuni anni fa, quando sotto la guida del Ct Fusi gli azzurri dominavano al punto da monopolizzare il podio. Ora la gara è piena di giovani professionisti, ci sono atleti da ogni parte del mondo e gli italiani fanno fatica a emergere, al Mondiale come nel resto della stagione. Il problema torna a essere la gestione generale, con pochissime squadre di vertice e pochi soldi a disposizione si può far poco, poi chi ha le tasche piene attinge al mercato estero, dell’Est europeo in particolare, così anche da noi gli italiani che emergono sono pochi. E’ un problema sul quale bisognerebbe ragionare a livello dirigenziale, con un progetto ben allestito, a difesa del futuro azzurro.
 
Nel complesso i Mondiali hanno premiato le scuole più in voga, ma va sottolineata la ripresa del ciclismo francese, già annusata all’ultimo Tour de France con le imprese di Bardet e Barguil. Dopo moltissimi anni di crisi anche la Francia inizia a muoversi e a non pensare più solo alle altre branche ciclistiche, proseguendo nella sua ricerca di atleti in grado di riportare il ciclismo transalpino ai tempi ormai lontani di Hinault e Fignon. Ora gli elementi sui quali lavorare ci sono.
RISULTATI
 
Uomini:
 
Cronometro a squadre: 1 Team Sunweb (NED) 47’50”; 2 Bmc (USA) 47’58”; 3 Team Sky (GBR) 48’12”
 
Cronometro Elite: 1 Tom Dumoulin (NED) 44’41”; 2 Primoz Roglic (SLO) 45’38”; 3 Chris Froome (GBR) 46’02”
 
Cronometro U23: 1 Mikkel Bjerg (DEN) 47’06”; 2 Brandon McNulty (USA) 48’12”; 3 Corentin Ermenault (FRA) 48’23”
 
Cronometro Junior: 1 Thomas Pidcock (GBR) 28’02”; 2 Antonio Puppio (ITA) 28’14”; 3 Filip Maciejuk (POL) 28’15”
 
Prova in linea Elite: 1 Peter Sagan (SVK) 6h28’11”; 2 Alexander Kristoff (NOR); 3 Michael Matthews (AUS)
 
Prova in linea U23: 1 Benoit Cosnefroy (FRA) 4h48’23”; 2 Lennard Kamna (GER); 3 Michael Svendgaard (DEN) a 3”
 
Prova in linea Junior: 1 Julius Johansen (sopra nella foto) (DEN) 3h10’48”; 2 Luca Rastelli (ITA) a 51”; 3 Michele Gazzoli (ITA)
 
 
Donne:
 
Cronometro a squadre: 1 Team Sunweb (GER) 55’41”; 2 Boels-Dolmans (NED) 55’53”; 3 Cervelo-Bigla (GER) 56’09”
 
Cronometro Elite: 1 Annemiek Van Vleuten (NED) 28’50”; 2 Anna Van Der Breggen (NED) 29’02”; 3 Katrin Garfoot (AUS) 29’09”
 
Cronometro Junior: 1 Elena Pirrone (nella foto della homepage) (ITA) 23’19”; 2 Alessia Vigilia (ITA) 23’26”; 3 Madeleine Fassnacht (AUS) 24’02”
 
Prova in linea Elite: 1 Chantal Blaak (NED) 4h06’30”; 2 Katrin Garfoot (AUS) a 28”; 3 Amalie Dideriksen (DEN)
 
Prova in linea Junior: 1 Elena Pirrone (ITA) 2h06’17”; 2 Emma Cecilie Norsgaard Jorgensen (DEN) a 12”; 3 Letizia Paternoster (nella foto della homepage)(ITA) a 12”
MEDAGLIERE
 
Nazione Oro Arg Bro   Nazione Oro Arg Bro
Olanda 3 2 0   Australia 0 1 3
Italia 2 3 2   Usa 0 1 0
Danimarca 2 0 2   Germania 0 1 0
Gran Bretagna 1 0 1   Slovenia 0 1 0
Francia 1 0 1   Norvegia 0 1 0
Slovacchia 1 0 0   Polonia 0 0 1
Un arrivederci a...
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